Indubbiamente
abbiamo assistito all'evoluzione in forma di partito anche del M5S che era
intenzionato a non diventarlo e questo per via di un errore di base... volendo
salvare le istituzioni - e quindi in primis quelle dello Stato - si è scelto di
aderire al "cerimoniale" cadendo inevitabilmente nella grande
contraddizione innegabile. Il tutto è stato causato SOPRATTUTTO dal SUCCESSO
ELETTORALE INIMMAGINABILE OVVERO DAL RAPIDO DISASTRO DEGLI ALTRI PARTITI.
A questo
punto però, con i piedi per terra e lo sguardo avanti, possiamo ancora
distinguere tra cose ben differenti come per esempio i partiti che ci hanno già
abbondantemente governato e derubato, scrivendo leggi sempre peggiori e sempre
più illiberali, organizzati come cosche mafiose in lite ma anche sempre in
combutta tra loro, e questo strano "neo-(non)-partito che ha ancora la
possibilità di recare con sé ciò che lo ha fatto nascere, anzi lo porta con sé
quasi per forza visto che il virus anti-istituzionale si è installato nelle
persone che tuttora lo animano e sono per lo più le stesse della prima ora.
Infatti, sebbene i sondaggi diano numeri da vecchio PCI, la non-struttura fatta
da semplici cittadini di tanta buona volontà ma di piccolo numero, permane, e
lo si può verificare senza fatica, almeno a Milano.... forse in altri luoghi si
assiste invece all'assalto alla diligenza dell'ultima ora, in effetti.
Io dico che
ciascuno di noi ha una parte in ciò che accade: possiamo farci i fatti nostri
(ce ne sono sempre troppi e non ci annoia di sicuro) ma lasciando il campo a
tutto ciò che esiste, indisturbato.
O possiamo
costruire altro, a prescindere dalla forma che il neo (non) partito ha assunto
a livello nazionale, possiamo agire in prima persona nelle situazioni in cui
possiamo essere coinvolti a livello di singolo cittadino, evitando che gli
eletti siano mai da soli o debbano decidere alcunché in segreto, in modo che
tutto ciò che accade in città sia almeno noto e che si cominci a far circolare
una corretta informazione in modo orizzontale, e si cominci a strutturare una
rete che mantenga in vita una o più assemblee permanenti - stile Val di Susa
per intenderci. Certo non saremo compresi dai media (che io continuo a
consigliare di disertare con convinzione) ma via via potremo essere punti
validi di riferimento per i nostri vicini di casa, per affrontare con coraggio
e non da soli l'infinita serie di vessazioni che le pubbliche amministrazioni
ci riservano di continuo pretendendo il nostro rassegnato silenzio di giunta!
Insomma non
abbiamo molte alternative direi se vogliamo conservarci "in vita" dal
punto di vista politico