domenica 10 gennaio 2016

come è bella la città







Indubbiamente abbiamo assistito all'evoluzione in forma di partito anche del M5S che era intenzionato a non diventarlo e questo per via di un errore di base... volendo salvare le istituzioni - e quindi in primis quelle dello Stato - si è scelto di aderire al "cerimoniale" cadendo inevitabilmente nella grande contraddizione innegabile. Il tutto è stato causato SOPRATTUTTO dal SUCCESSO ELETTORALE INIMMAGINABILE OVVERO DAL RAPIDO DISASTRO DEGLI ALTRI PARTITI.
A questo punto però, con i piedi per terra e lo sguardo avanti, possiamo ancora distinguere tra cose ben differenti come per esempio i partiti che ci hanno già abbondantemente governato e derubato, scrivendo leggi sempre peggiori e sempre più illiberali, organizzati come cosche mafiose in lite ma anche sempre in combutta tra loro, e questo strano "neo-(non)-partito che ha ancora la possibilità di recare con sé ciò che lo ha fatto nascere, anzi lo porta con sé quasi per forza visto che il virus anti-istituzionale si è installato nelle persone che tuttora lo animano e sono per lo più le stesse della prima ora. Infatti, sebbene i sondaggi diano numeri da vecchio PCI, la non-struttura fatta da semplici cittadini di tanta buona volontà ma di piccolo numero, permane, e lo si può verificare senza fatica, almeno a Milano.... forse in altri luoghi si assiste invece all'assalto alla diligenza dell'ultima ora, in effetti.
Io dico che ciascuno di noi ha una parte in ciò che accade: possiamo farci i fatti nostri (ce ne sono sempre troppi e non ci annoia di sicuro) ma lasciando il campo a tutto ciò che esiste, indisturbato.
O possiamo costruire altro, a prescindere dalla forma che il neo (non) partito ha assunto a livello nazionale, possiamo agire in prima persona nelle situazioni in cui possiamo essere coinvolti a livello di singolo cittadino, evitando che gli eletti siano mai da soli o debbano decidere alcunché in segreto, in modo che tutto ciò che accade in città sia almeno noto e che si cominci a far circolare una corretta informazione in modo orizzontale, e si cominci a strutturare una rete che mantenga in vita una o più assemblee permanenti - stile Val di Susa per intenderci. Certo non saremo compresi dai media (che io continuo a consigliare di disertare con convinzione) ma via via potremo essere punti validi di riferimento per i nostri vicini di casa, per affrontare con coraggio e non da soli l'infinita serie di vessazioni che le pubbliche amministrazioni ci riservano di continuo pretendendo il nostro rassegnato silenzio di giunta!
Insomma non abbiamo molte alternative direi se vogliamo conservarci "in vita" dal punto di vista politico