Ci sono notizie attraverso le quali si può misurare con raccapriccio l’abisso del delirio produttivista.
Mentre ci si riunisce a Durban per dire quel che andrebbe fatto e assicurarsi dell’altro tempo per non farlo, la bomba a orologeria del nucleare continua la sua marcia trionfale verso l’apocalisse.
Anziché verso l’alternativa assurda tra il nucleare o il ritorno alla candela tanto paventato dai nuclearisti incoscienti, ci si avvia all’offerta speciale per i consumatori fedeli : l’uno e l’altro insieme per non farci mancare nulla.
Sono insomma gli antiproduttivisti dei veri e propri pompieri catastrofisti o sono piuttosto i produttivisti degli apprendisti stregoni?
Nello spettacolo sociale, in cui il popolo - notoriamente sovrano - è, di fatto, quasi sempre un servitore volontario che s’ignora, le scommesse sono aperte.
Intanto la roulette un tempo russa (anzi sovietica) è diventata in trent’anni giapponese e aspetta con ampio margine di probabilità di farsi ben presto francese a meno che qualche sorpresa l’anticipi.
Io in Francia ci vivo e il mio non è certamente un augurio. Siamo le vittime sacrificali di un delirio nichilista programmato in nome del profitto.
L’ineluttabile che verrà, se non lo si ferma a tempo, è già destinato a passare tra gli eventuali domestici sopravvissuti come una tragica fatalità.
Più che mai: irradiati di tutti i paesi uniamoci!
Sergio Ghirardi, 29-11-2011
PS.
A Otsuka Norokazu, presentatore di Tokio che ha mangiato in diretta TV verdure e altri prodotti provenienti dalla zona di Fukushima per dimostrare che malgrado il grave incidente non c’era pericolo di contaminazione radioattiva, è stata diagnosticata una grave forma di leucemia. (Il fatto quotidiano, 27-11-11).
Come al solito il testo che segue è stato tradotto dal francese:
Estratto di ACTU ENERGIE N° 8
La Francia potrebbe mancare dell’elettricità sufficiente per l’inverno che viene. Essa avrà così il nucleare e la candela…
Quest’anno i tedeschi hanno avuto l’intelligenza politica unanime (partiti politici di destra, di sinistra ed ecologisti) di programmare la chiusura delle loro vecchie centrali nucleari entro dieci anni. L’inverno prossimo terranno dunque per loro l’elettricità e smetteranno probabilmente di esportare verso la Francia il triplo dell’elettricità che le comprano. Ciò significa per la Francia tra dieci e dodici miliardi di kWh in meno rispetto al 2010, al 2009 eccetera…!
Dal 2005, la Francia importa dalla Germania una quantità di energia elettrica superiore a quella che le vende (19,2 TWA contro soltanto 7,2 TWA di esportazione dalla Francia nel 2009) [fonte: RTE]
Ecco che anche il Belgio si prepara a interrompere la produzione di elettricità attraverso il nucleare e ne vende anch’esso alla Francia più di quello che le compra!
Declino del nucleare: soltanto 10 reattori sono ancora in attività in Giappone sui 54 esistenti prima di Fukushima.
Pierre Péguin