All it takes is that one right person to bring life to an art object |
L'utopia da vivere nel presente
Ciascuno
ha qualcosa di buono e di importante da poter mettere in comune, tutto sta a
permettere e progettare che questo accada... nessuno deve rimanere
"spento"
Bisogna
creare "occasioni" ...
C'è
sia spazio sia tempo per tutto e per tutti se non si ipoteca il futuro ma si
coglie quello che nel presente reale possiamo costruire.
Non
è di crescita che abbiamo bisogno ma semmai di armonia intelligente per fare
quello che ogni massaia fa ogni giorno: mettere insieme il pranzo con la cena
per tutta la famiglia.
Se
ci liberassimo delle nostre catene ( legge e denaro) rendendoci conto che sono
armi a disposizione di pochissimi ben piazzati in partenza, e invece pericoli
mortali per il restante 99% , avremmo chiaro davanti il progetto più
ovvio e facile da realizzare : che ciascuno si prenda cura del benessere dell'altro,
coltivando
cultura e salute per l'avvenire con la dolce fatica di vivere bene oggi, qui,
insieme.
Non
ho bisogno di dare dei soldi allo stato per curare un bambino o un anziano:
mi basta occuparmi di lui amorevolmente oppure farmi aiutare da amici vicini e
parenti.
Siamo
noi che produciamo e creiamo la vita dal nostro fare e dalla natura, non
abbiamo motivo di pagare una struttura parassitaria per comprare quello che è
già nostro per un indiscutibile diritto di base: quello di vivere la nostra
vita.
Liberarci
dei colossi economici dell'energia e della finanza prevede che si analizzino e
si promuovano nuovi modi di interazione con il mondo
Certi
cari amici mi hanno mostrato dei filmati che raccontano di sviluppo
di città e di produzione o di distribuzione del tutto nuovi e rivoluzionari in
cui si utilizzano tecnologie o formule di ingegneria urbanistica per facilitare
la vita in armonia con l'ambiente.
La
decrescita non deve dare un'idea di restrizione ma anzi dell'aprire la nostra
esperienza di vita a nuovi ritmi di respiro e di relazione mettendo al primo
posto la cura di noi stessi e di chi ci "appartiene"... già questo
risolverebbe la gran parte dei nostri bisogni, ci sarebbe un dilatarsi del tempo, del buio, del silenzio, del sonno, tutte ricchezze ormai quasi abbandonate
Vivere
la prima infanzia dei figli e gli ultimi giorni dei genitori potendo stare con
loro e non dovendoli lasciare alle cure di una lavoratrice di un altro
continente per correre a lavorare per pagare la macchina, il parrucchiere, lo spicologo, la baby sytter o la colf, i relativi
contributi e il commercialista per gestire il tutto!!!!
L'attività
lavorativa organizzata di approvvigionamento, costruzione, estrazione e
comunicazione/ distribuzione sarebbe svolta da chi ne ha voglia e ne è capace o
stia imparando
Ciascuno
farebbe quello che sa fare meglio e più volentieri
Magari
la merda si potrebbe spalare a turno ... di quella, ma anche di tutto il resto ce n'è per tutti, basta saper vedere e trovare.
Certo qualcuno perderebbe potere sugli altri ma è proprio da lì che si comincia ad essere liberi e solidali, anziché schiavi e competitivi.
Il terzo millennio sarà diverso se prenderemo la strada dell'empatia e cioè l'armonia tra le persone, proprio come Charles Fourier aveva teorizzato: l'armonia che si determina tra le passioni non è dissimile dall'armonia creata dalla gravità tra i corpi celesti allora appena scoperta da Newton...
Fine
A me
sembra facile e piacevole come una passeggiata in una serena notte di luna prima di un luminoso giorno di festa