mercoledì 10 dicembre 2014

ZONE DA DIFENDERE DA TUTTE LE IDEOLOGIE



Ho ricevuto la mail seguente dall’Archimovi di Genova a cui ho risposto e che metto a disposizione della riflessione collettiva approfittandone per chiarire le mie posizioni in merito,
Saluti cari  sergio ghirardi.

carissimi*,
 mi giunge da Sergio Ghirardi la segnalazione di questi link sulla situazione greca, che trascrivo qui di seguito:
Mi arriva anche un brano di una lettera di una amica e compagna greca, inviato da Paola Pierantoni, che dà un giudizio diverso. Vi inoltro anche questo:
"In quanto alla situazione qua,
e' vero che e' successo un casino. Come era ovvio, il giorno della commemorazione di Grigoropoulos (ragazzo ucciso da un poliziotto nel 2008) c'era la manifestazione.
In piu' c'e' in corso lo sciopero della fame di Nikos Romanos (amico del ragazzo morto) che e' in prigione con l' accusa di una rapina armata ed il rapimento di un dentista (fatti ammessi da lui stesso). Questo ragazzo, che si trova in prigione gli ultimi 14 mesi, ha studiato ed ha passato l'esame di ammissione al TEI (bachelor) reparto business administration della salute. Solo che gli rifiutano il diritto allo studio perche' si considera sospetto di fuggire.
Quindi, il governo gia' sbaglia rifiutandogli il permesso agli studi.
La manifestazione e' uscita fuori controllo. Come al solito,c'erano i soliti provocatori poliziotti mischiati con i manifestanti ed hanno causato un sacco di danni. Le manifestazioni ormai si fanno per tradizione, la gente che vuole manifestare tranquillamente sa cosa succede e partecipa al mattino. Poi, continuano quelli senza cervello che causano solo danni. La polizia lo sa e si mischia. Ogni volta succedono le stesse, ma proprio le stesse cose, alle stesse zone. Nulla cambia. Sembra che ci sia una rivolta ma non succede proprio niente!
La radio "Kokkino" che ti scrivono e' una radio sinistra di Syriza e io non concordo con la loro linea.
Poi, la descrizione "la radio trasmette canzoni di Theodorakis e Tsitsanis" si riferisce solo ed esclusivamente solo alla radio di Kokkino. Ti assicuro che il resto del mondo passava la giornata con la routine quotidiana. Tutti erano preparati "oggi e' la manifestazione, non prendo la macchina, non vado in centro perche' brucieranno tutto, andiamo a prendere il cafe da un' altra parte". Questa paragone tra grecia e G8 e' fuori tema. Non centra niente.
Quello che voglio dirti e' che non e' una situazione generale, di massa che preocupa la gente. Gli unici poveracci della storia sono i comercianti e gli impiegati che hanno visto le loro proprieta' bruciate. I danni nel settore del commercio arrivano i 6 milioni. Chi paghera'? E poi con questa crisi e' una ferita se uno non puo' lavorare.
Ma purtroppo, tutto questo succede ogni volta!"

PS. Prossimamente vareremo una "lista di discussione" targata Archimovi, dove tutti potranno comunicare con tutti, che servirà  a far circolare notizie come quelle sopra riportate. Chi non desidererà partecipare potrà "scancellarsi" senza fatica. A presto!
Cari saluti

Paola De Ferrari


Sergio Ghirardi a Paola De Ferrari:

Sempre a proposito degli ultimi eventi greci, credo sia bene sottolineare che il link in francese che vi ho mandato pecca abbondantemente di trionfalismo militante che personalmente non condivido affatto. Effettivamente solo una minoranza  ristretta del paese ha manifestato per alcuni giorni ma resta il fatto che nel quartiere Exarchia di Atene qualche luogo simbolo della resistenza passata e presente è occupato e non per gli acquisti di Natale. (Qualche mese fa sono intervenuto al Politecnico già parzialmente occupato e che resta comunque il centro di una critica sociale radicale a destre e sinistre unite nella demolizione del paese). Penso che la sensibilità radicale che esiste non vada ignorata e ridotta alle azioni spettacolari che la inquinano. Ci sono già i mass media a farlo e i poliziotti travestiti da black block per invitare le pecore a restarlo, ignorando la voglia di resistenza e riportando solo le escandescenze e gli eccessi che ogni volontà d’emancipazione veicola suo malgrado. Certo bisogna criticare il sadomasochismo ereditato dalla putrefazione degli anni di piombo e che si traduce in una caricatura risibile di un’insurrezione che non avrà nulla a che fare con i fucili (se non per difesa fisica, come gli zapatisti) e tutto con la costruzione di un nuovo mondo già in atto in molte ZAD del pianeta (zone da difendere fuori dai ghetti, tra le pieghe e le rughe di un onnipresente capitalismo in decomposizione).
Certo ad attivarsi è una minoranza incerta di sopravvissuti, ma almeno non s‘inginocchia di fronte a Syriza e agli altri preti della politica spettacolare.
Quanto al commento anonimo che si è aggiunto alle informazioni di cui sopra è ottimo per dare un quadro più completo della situazione. Mi sembra il commento di un piccolo borghese di sinistra che vuole un capitalismo dal volto umano e che confonde la non-violenza - a mio avviso assolutamente necessaria - con la passività ideologica. La critica della violenza è una sacrosanta necessità strategica ma rimettersi all’ennesimo tribuno di sinistra per far viaggiare ancora qualche anno le illusioni degli spettatori-consumatori equivale ad attendere di morire prima di accorgersi che la vita stessa sta morendo sotto i colpi nichilisti del totalitarismo capitalista che avanza sul pianeta scortato dalla morte dell’ecosistema in atto.

Saluti a tutti  sergio ghirardi