sabato 4 settembre 2021

Breve scambio di opinioni e Note per una libera discussione sulla realtà della situazione sanitaria nella società spettacolare mercantile

 




 Mercoledì 1 settembre, Miguel Amoros a Sergio Ghirardi:

Buongiorno Sergio,

Qui in Spagna, e soprattutto a Barcellona, sembra che gli scontri dei giovani contro la polizia che si susseguono da mesi abbiano fatto sorgere il diritto "alla bottiglia". I giovani trovano fastidioso che si ostacoli con divieti arbitrari l'abitudine di incontrarsi fino al mattino a centinaia o a migliaia, con l'intenzione di chiacchierare, divertirsi, flirtare, ubriacarsi, fumare hashish e eventualmente fare a botte tra di loro . Se sono condannati ad abbrutirsi, tanto vale farlo a modo loro. Sono stufi del covid e si rifiutano di ascoltare le autorità. Questo è un caso originale di alienazione deturnata. Bene, rimarrò qui almeno fino a metà ottobre, perché devo fare una tournée di presentazione del libro sulla Colonna di ferro. Nel frattempo, partecipo a un dibattito con dei neorurali che vivono nei dintorni dei Pirenei Ti mando la mia conferenza.

Saluti Miguel

 

Giovedì 2 settembre, Sergio Ghirardi a Miguel Amoros:

Holla Miguel,

Ho trovato interessante il tuo scritto anche se qualche parola di castigliano mi sfugge. Sono particolarmente d’accordo con la tua definizione di alienazione deturnata e in proposito confermo i miei dubbi nella paginetta che ti invio (Note per una libera discussione) per avere il tuo parere. Perché sono evidentemente d’accordo con quello che scrivo ma non mi sfugge il rischio di recupero che una tale riflessione comporta. Non so, dunque se farla circolare o no. Nello stesso tempo non sopporto i deliri ideologici che soffiano sull’alienazione deturnata mentre mi dico che scrollandone l’albero essa sarà forse “deturnata” (sviata) fino al suo superamento, quien sabe? Torno dall’Italia da poco e non intendo fermarmi in cammino. A partire dal 20, forse verso la fine di settembre, potrei passare a vedervi (anche Raoul dovrebbe essere là alla metà di settembre).

Saluti Sergio

 

Venerdì 3 settembre, Miguel Amoros a Sergio Ghirardi :

Buongiorno Sergio,

non ho la tua stessa fiducia nel vaccino, ma è vero che non esiste oggi altra alternativa al vaccino, del resto sempre meno credibile. I rimedi alternativi o no sono bidonate perché i meccanismi di trasmissione del virus sono veramente sconosciuti. Molto spesso ai contaminati non gravi si prescrive solo paracetamol. Il resto sono narrazioni, come direbbero i postmoderni. Riceviamo solo informazioni parziali e interessate appena contestate da medici e cercatori dissidenti. La natura del virus (la sua conoscenza scientifica) sfugge a tutti.

Saluti

 

Venerdì 3 settembre, Sergio Ghirardi a Miguel Amoros :

Caro Miguel,

I tuoi dubbi sono anche i miei e non sono affatto fiducioso sul vaccino che può nascondere terribili sorprese a venire oltre i suoi limiti già visibili (cui ho del resto accennato rapidamente nel mio scritto), ma è, per il momento, il solo rallentatore disponibile della pandemia. Il business globale dirige lo spettacolo nel quale lo scientismo mistico degli antivax mi pare la miglior propaganda per i manipolatori di Stato dei quali riprendono a rovescio gli imbrogli: approssimazioni, affermazioni deliranti senza dati verificabili, manipolazioni emozionali della gente, ecc. Siamo delle cavie per gli uni che ci fanno marciare, dei potenziali militanti contemplativi per gli altri che c’ipnotizzano ideologicamente in una passività carica di odio e di consumismo.

Il tutto mi è insopportabile... ma che cosa opporre se non il dubbio e la presa di rischio – poco importa quale – “liberamente scelta da ciascuno nel proprio quotidiano?

La mia scelta è consapevolmente limitata, tanto pragmatica che diffidente.

Cari saluti

P.S. Se mando il mio testo a Barravento mi piacerebbe introdurlo con i nostri ultimi quattro mail in proposito. Sei d’accordo? La risposta di Miguel "Certo puoi utilizzare i miei mail".








Note per una libera discussione sulla realtà della situazione sanitaria nella società spettacolare mercantile

Inevitabile citare prima di tutto la giusta diffidenza provocata dagli enormi conflitti d’interesse miliardari che riguardano i vaccini in mano a Big Pharma, mentre dovrebbero essere sotto controllo di assemblee autogestite di sani, malati e personale curante senza agganci mercenari (ciò che garantirebbe l’autentica democrazia diretta di un popolo di persone sane o malate ma eguali nella diseguaglianza perché decise a gestire collettivamente e solidariamente i problemi di tutti e di ciascuno senza privilegi né interessi gerarchici). Tuttavia, oltre le paranoie che zigzagano sulle nostre teste e nei nostri cuori, riempiendo la rete virtuale che ormai intrappola i pesci umanoidi come tonni in scatola, molte persone preferirebbero delle terapie contro il Covid invece di vaccini, perché il vaccino, essendo una misura preventiva, comporta un rischio di effetti avversi collaterali non chiaramente valutabile allorché si è sani e si sta bene, mentre qualsiasi eventuale terapia si assumerebbe soltanto da malati, cioè quando un rischio è comunque inevitabile.

Questo ragionamento è comprensibile, ma rimuove il fatto che durante un’epidemia, i sani non sono affatto al sicuro e corrono un rischio concreto di ammalarsi. Le terapie antivirali sono poche e quelle attualmente in uso per il Covid sono poco efficaci. Se si confronta il caso degli antivirali con quello degli antibatterici (gli antibiotici) la differenza è enorme. Sia gli antibiotici che gli antivirali propriamente detti sono veleni selettivi, che uccidono il germe ma non le cellule dell’organismo che lo ospita e il problema cruciale sta nella selettività: certamente i veleni non ci mancano, ma pochi sono selettivi; inoltre la selettività dipende spesso dal dosaggio.

L’affermazione, frequentemente ripetuta, che esisterebbero cure semplici ed efficaci per il Covid-19, specialmente se trattato in fase iniziale, è finora falsa e contiene un abbaglio. Il Covid-19 è una malattia di moderata gravità che guarisce spontaneamente in oltre il 95% dei casi ed è mortale in meno dell’1%, sebbene con grandi differenze in relazione all’età. Di conseguenza, qualunque “farmaco”, inclusa l’acqua fresca, “guarirà” almeno quel 95% dei casi di Covid-19 che non richiede ospedalizzazione. L’effetto della terapia o del vaccino si misura dunque, prevalentemente, sui casi di anziani e soggetti a rischio che più frequentemente sviluppano forme gravi della malattia e richiedono l’ospedalizzazione: questi soggetti sono molto più efficacemente protetti dal vaccino che dai farmaci. Inoltre, nei casi in cui la malattia si sviluppi nonostante il vaccino, si può sempre ricorrere a cure terapeutiche di supporto (cortisone, eparina, antiinfiammatori) e godere del vantaggio che le difese immunitarie del malato, già stimolate dal vaccino, potranno intervenire con maggiore rapidità. L’inverso (usare il vaccino a malattia in atto, come coadiuvante della terapia antivirale) non è efficace. In corso di epidemia, niente riduce la mortalità in misura maggiore del vaccino: né i farmaci, né le mascherine, né il distanziamento sanitario o il lockdown, né la combinazione di queste misure. Nonostante le odiose macchinazioni tese a imporci la vaccinazione e anche se i vaccini non garantiscono un’immunità assoluta e soprattutto di lunga durata (senza contare il rischio di varianti che potrebbero annullare la protezione vaccinale), il vaccino è, per il momento una difesa contro la pandemia. Rifiutare il vaccino è assolutamente legittimo - un diritto inalienabile dell’autonomia di giudizio e di comportamento nei confronti del proprio corpo -, ma banalizzare “l’influenzuccia” o illudere individui e popoli sull’esistenza di misure protettive diverse dal vaccino e dotate di pari efficacia è, almeno per il momento, una credenza mistica in più che alimenta la peste emozionale plurimillenaria del produttivismo fondato su un’ultima religione che le comprende tutte: l’economia politica.                         Sergio Ghirardi Sauvageon, 1 settembre 2021



Bref échange d’opinions sur la situation presente

 

Mercredi 1 septembre, Miguel Amoros à Sergio Ghirardi :

Bonjour Sergio,

Ici en Espagne, et surtout à Barcelone, semble que les bagarres des jeunes contre la police qui se succèdent depuis des mois ont por cause le droit "à la bouteille". Les jeunes trouvent embêtant qu'on entrave avec des interdits arbitraires l'habitude de se réunir jusqu'à la matinée par centaines ou par milliers, avec l'intention de bavarder, s'amuser, draguer, se souler, fumer du hash et à l'occurrence se casser la gueule entre eux. S'ils sont condamnés à s'abroutir, autant le faire à sa façon. Ils ont marre de la covid et refusent écouter les autorités. C'est un cas original d'aliénation détournée. Bon, je resterai ici au moins jusqu'à la moitié d'octobre, car je dois faire une tournée de présentation du livre sur la Colonne de fer. En attendant je participe dans un débat avec des néo-ruraux installés aux "pré" Pyrènes. Je t'envoie ma conférence.

Salut Miguel

 

Jeudi 2 septembre, Sergio Ghirardi à Miguel Amoros :

Holla Miguel,

J’ai trouvé intéressant ton texte même si quelques mots de castillan m'échappent. Je suis particulièrement d'accord avec ta définition d'aliénation détournée et à ce propos j'enfonce le clou de mes doutes dans cette petite page (Notes pour une discussion libre) que je t'envoie pour avoir ton avis. Car je suis évidemment d'accord avec ce que j'écris, mais je ne suis pas dupe du risque de récupération qu'une telle réflexion comporte. Alors je doute si la faire circuler ou pas. En même temps je ne supporte pas les délires idéologiques qui soufflent sur l'aliénation détournée tout en me disant qu'en secouant le cocotier elle sera peut-être détournée jusqu'à son dépassement, quien sabe? Je reviens d'Italie depuis peu et je ne veux pas trop m'arrêter en si bonne route. A partir du 20, la fin de septembre peut-être, je pourrais passer vous voir (Raoul aussi devrait être là à la moitié de septembre).

Salut sergio.

 

Vendredi 3 septembre, Miguel Amoros à Sergio Ghirardi :

Bonjour Sergio,

Je n'ai pas une confiance avec le vaccin comme la tienne, mais c'est vrai qu'aujourd’hui il n'existe pas une autre alternative au vaccin, d'ailleurs, de moins en moins crédible. Les remèdes alternatifs ou pas sont du bidon parce que les mécanismes de transmission du virus sont réellement inconnus. Le plus souvent les infectés pas graves ne se font prescrire que du paracétamol. Le reste sont des narrations, comme diraient les postmodernes. Nous ne recevons que des informations partielles et intéressées à peine contestées par médecins et chercheurs dissidents. La nature du virus (sa connaissance scientifique) échappe à tous.

Salut

 

Vendredi 3 septembre, Sergio Ghirardi à Miguel Amoros :

Cher Miguel,

Tes doutes sont les miens aussi et je ne suis pas du tout confiant dans le vaccin qui peut cacher des terribles surprises à venir au delà de ses limites déjà visibles (que j'ai d'ailleurs rappelé rapidement dans mon texte), mais il est pour le moment le seul ralentisseur disponible de la pandemie. Le business global dirige le spectacle dans lequel le scientisme mystique des antivax me parait la meilleure propagande pour les manipulateurs d'Etat dont ils reprennent les manigances à l'envers : approximations, affirmations délirantes sans données vérifiables, manipulations émotionnelles des gents etc. Nous sommes des cobayes pour les uns qui nous font marcher, des potentiels militants contemplatifs pour les autres qui nous hypnotisent idéologiquement dans une passivité haineuse et consumériste.

Tout cela m'est insupportable... mais quoi y opposer sinon le doute et la prise de risque – peu importe laquelle – "librement" choisie par chacun dans son quotidien?

Mon choix est consciemment limité, aussi pragmatique que méfiant.

Cari saluti

PS Si j’envoie mon texte à Barravento j'aimerais l'introduire avec nôtres quatre derniers mails à son propos. Es-tu d'accord?  bien sûr!

Notes pour une discussion libre sur la réalité de la situation sanitaire dans la société spectaculaire marchande

Il est inévitable de mentionner tout d'abord la juste méfiance provoquée par les énormes conflits d'intérêts milliardaires concernant les vaccins entre les mains de Big Pharma, alors qu’ils devraient être sous le contrôle d'assemblées autogérées de personnes en bonne santé, de malades et de personnel soignant clairement non mercenaires (ce qui garantirait l’authentique démocratie directe d'un peuple de sains ou de malades, mais tous égaux dans l'inégalité car décidés à gérer collectivement et solidairement les problèmes de chacun et de tous, sans privilèges ni intérêts hiérarchiques). Cependant, outre les paranoïas qui zigzaguent au-dessus de nos têtes et de nos cœurs, remplissant le réseau virtuel qui piège désormais les poissons humanoïdes comme des thons en boite, de nombreuses personnes préféreraient des thérapies Covid aux vaccins, car le vaccin, étant une mesure préventive, comporte un risque d’effets secondaires indésirables qui ne peuvent être clairement évalués lorsque l'on est bien et en bonne santé, alors que toute thérapie possible ne serait de mise pour les patients que lorsqu'un risque serait de toute façon inévitable.

Ce raisonnement est compréhensible mais refoule le fait que lors d'une épidémie, les personnes en bonne santé ne sont pas du tout en sécurité et courent un risque réel de tomber malades. Les thérapies antivirales sont peu nombreuses et celles actuellement utilisées pour le Covid sont peu efficaces. Si l'on compare le cas des antiviraux à celui des antibactériens (antibiotiques), la différence est énorme. Les antibiotiques et les antiviraux proprement dits sont des poisons sélectifs, qui tuent le germe mais pas les cellules de l'organisme qui l'héberge et le problème crucial réside dans la sélectivité : certes les poisons ne manquent pas, mais peu sont sélectifs ; de plus, la sélectivité dépend souvent du dosage.

L'affirmation fréquemment répétée selon laquelle il existe des remèdes simples et efficaces pour le Covid-19, surtout s'il est traité à un stade précoce, est jusqu'à présent fausse et contient une bévue. Le Covid-19 est une maladie de gravité modérée qui guérit spontanément dans plus de 95% des cas et est mortelle dans moins de 1%, mais avec de grandes différences en fonction de l'âge. Par conséquent, tout « médicament », y compris l'eau fraiche, « guérira » au moins les 95% des cas de Covid-19 qui ne nécessitent pas d'hospitalisation. L'effet de la thérapie ou du vaccin est donc principalement mesuré sur les cas des personnes âgées et des sujets à risque qui développent plus fréquemment des formes sévères de la maladie et nécessitent une hospitalisation : ces sujets sont bien plus efficacement protégés par le vaccin que par les médicaments. De plus, dans les cas où la maladie se développe malgré le vaccin, il est toujours possible de recourir à des aides thérapeutiques de soutien (cortisone, héparine, anti-inflammatoires) et de bénéficier de l'avantage que les défenses immunitaires du patient, déjà stimulées par le vaccin, pourront intervenir plus rapidement. L'inverse (utiliser le vaccin lorsque la maladie est en cours, en complément d'un traitement antiviral) n'est pas efficace. En cours d'épidémie, rien ne réduit plus la mortalité que le vaccin : ni médicaments, ni masques, ni distanciation sanitaire ou confinement, ni la combinaison de ces mesures. Malgré les odieuses manigances qui veulent nous imposer la vaccination et même si les vaccins ne garantissent pas une immunité absolue et surtout durable (sans parler du risque de variantes qui pourraient annuler la protection vaccinale), le vaccin est pour le moment une parade contre la pandemie. Refuser le vaccin est tout à fait légitime - un droit inaliénable à l'autonomie de jugement et de comportement vis-à-vis de son propre corps - mais banaliser la « grippette » ou tromper les individus et les peuples sur l'existence de mesures de protection autres et d'égale efficacité que le vaccin est, du moins pour le moment, une croyance mystique de plus qui alimente la peste émotionnelle multimillénaire du productivisme fondé sur une dernière religion qui les englobe toutes : l'économie politique.

 

Sergio Ghirardi Sauvageon, 1 septembre 2021