immagine dal blog di beppegrillo.it |
Cara Gilda,
ci sarebbe da dire sulla propaganda
demogiudeocristiana in gran spolvero per far fuori il M5S proprio
quando Grillo si trova nella stessa impasse dell'IS nel 1972 senza che ci
sia stato prima nessun 68.
L'illusione che si possa trasbordare
da una democrazia spettacolare a una democrazia diretta vincendo con i voti si
mostra per quello che è. Il potere non si scalza votando e per sicurezza
faranno pure di tutto per non farvi votare.
Il M5S si trova al bivio tra la sua
radicalità innocente e la fortissima possibilità di recupero da parte del
sistema anche attraverso il cavallo di Troie ricorrenti come Salsi e Favia
che dell'ipocrita politicamente corretto della società dello spettacolo
democratico sono, palesemente, una fastidiosa ma forse utile
anticipazione.
La caricatura dei futuri possibili
eletti fatta da Crozza a Ballarò, fetida trasmissione clericalburocratica, è
purtroppo perfettamente realistica.
Nello spettacolo sociale ormai
vomitato su schermi, blog e vita quotidiana come uno spray d'imbecillità
diffusa, la cultura dominante del narcisismo da castrati con un microfono in
mano riproduce automaticamente un'orda inquietante di consumatori dei saldi
della politica, dei potenziali Scilipoti autogestiti che intravvedono nel
M5S un'occasione di uscire dall'anonimato narcisisticamente e/o economicamente.
Grillo si ribella giustamente ma naivement a questa triste corruzione in
atto ma non ha armi per eliminare il problema. Anzi la sua rabbia
per quanto onesta e comprensibile aumenta gli effetti del bombardamento
recuperatore e la trappola rischia di funzionare a meraviglia per tetanizzare
il movimento.
Grillo non ha certo bisogno di
visibilità per sé ma la maggior parte dei cittadini di qualunque stato canaglia
sogna da tempo di esistere per quindici minuti e ora addirittura, in
Italia, il tempo di una legislatura. Non c'è neppure bisogno di infiltrare
un movimento : molti adepti si trasformano per partenogenesi in recuperati
volontari semiignari. Semi perché c'è un limite all'idiozia e si chiama
malafede.
La creazione di una democrazia reale
presuppone una rivoluzione culturale che sembra ancora del tutto inesistente in
un'Italia vaticanizzata da secoli in cui il 20% può ancora concepire di votare
il nano rincoglionoto dai capelli finti come le sue idee ma predatore furbo per
istinto come un prete che scorge un ragazzino solo nella sacrestia. Un altro
30% si prepara con fede socialdemocratica a votare il burocrate pelato di
comunismo e liberazione al cui obbrobrio si aggiunge che l'alternativa "radicale"
a questo triste sindacalista del nulla era il giovane democristiano Renzi,
intelligente quanto il cavaliere ma meno furbo di lui. Di fronte a un tale
spettacolo, non c'è commento che possa esprimere lo scoramento
dell'intelligenza sensibile tanto bistrattata.
La situazione è strategicamente
grave e credo che il M5S dovrebbe imparare ad attendere anziché infilarsi a
testa bassa nello spettacolo che lo inquinerà a morte. Meglio approfittare
della truffa ordita dai partiti e dal loro zelante segretario Napolitano per
non presentarsi alle elezioni e cavalcare l'astensionismo come una promessa
inevitabile di radicalizzazione per una rivoluzione che si vuole pacifica ma
che verifica in Val di Susa e a Notre Dame des Landes le intenzioni senza
quartiere del produttivismo.
La cosa di Grillo che mi piace di
meno è il suo presentarsi come antidoto al nazismo di Alba dorata. Che vuol
dire che il M5S ne impedisce l'emergenza? Che i suoi seguaci sono dei
potenziali nazisti che lui dirige verso la civiltà democratica? Non credo che
lo siano ma se lo fossero finirebbero, più prima che poi, per mostrarlo. Non si
sfugge alla natura.
I nodi verranno al pettine
dappertutto, i libertari altrettanto che i fascisti finiranno per mostrare la
loro faccia e il sistema continuerà a vampirizzare l'umano finché un nuovo
proletariato non rovescerà in una democrazia reale tutte le illusioni
perbeniste di una democrazia borghese sopravvissuta alla borghesia e gestita da
affaristi mafiosi di lungo e breve corso. Se ho detto e penso sinceramente
"dappertutto", figuriamoci in Italia dove - tra il Mare pieno di
navi radioattive e i Monti al servizio delle banche, la povertà cinicamente
intrattenuta e la ricchezza miserabile spudoratamente esibita, la destra
demente di una mafia liberale e la sinistra lobotomizzata di una mafia
socialdemocratica - vige il tristissimo leit motif di una via crucis
interminabile: "Camorra o 'ndrangheta purché se magna... fusse pure merda
e lo è!"
Ti faccio parte di getto, a bischero
liquido, di queste mie considerazioni perplesse che per un momento avevo
pensato di tradurre in un articolo per barravento con il titolo: Contro la
democrazia spettacolare giudeocristiana o qualcosa del genere. Se può essere
utile alla vostra discussione fanne l'uso che credi.
Io ho semplicemente sbrodolato
in questo modo le mie riflessioni anche un po' per tastare il tuo polso
coinvolto dall'Italia più del mio. Ti aggiungo, in premio per avermi
"ascoltato" per scritto rubando del tempo prezioso alla tua
corvé quotidiana, un articolo di A sud su un problema a monte di queste
battaglie spettacolari, destinato a venire al pettine come tutti gli altri
nodi, certo, ma, purtroppo, come uno tsunami planetario che stiamo lasciando in
eredità ai nostri figli e nipoti a venire.
Bises Sergio
Carissimo Sergio
Ho letto con particolare interesse quanto hai scritto e in
effetti anche io sento un senso di “pericolo” per la situazione attuale …
hai descritto bene vari sintomi di questa febbre elettorale che sta
facendo sicuramente più male che bene a quelli come me che con il M5S cercano
di portare una rivoluzione vera e propria per esperimentare la democrazia
diretta mentre allo stesso tempo si cerca di far crollare un sistema, dove noi
umani proprio non riusciamo più nemmeno a respirare, evidenziandone le
insanabili contraddizioni
Dato che me ne autorizzi in anticipo penso che farò un post
anche su Barravento per dare anche ad altri come me la possibilità di misurarci
con il momento che stiamo vivendo
un forte abbraccio
Gilda