giovedì 13 dicembre 2012

Contro la democrazia spettacolare demogiudeocristiana (o qualcosa del genere...)



immagine dal blog di beppegrillo.it




Cara Gilda,
ci sarebbe da dire sulla propaganda demogiudeocristiana in gran spolvero per far fuori il M5S proprio quando Grillo si trova nella stessa impasse dell'IS nel 1972 senza che ci sia stato prima nessun 68.
L'illusione che si possa trasbordare da una democrazia spettacolare a una democrazia diretta vincendo con i voti si mostra per quello che è. Il potere non si scalza votando e per sicurezza faranno pure di tutto per non farvi votare.
Il M5S si trova al bivio tra la sua radicalità innocente e la fortissima possibilità di recupero da parte del sistema anche attraverso il cavallo di Troie ricorrenti come Salsi e Favia che dell'ipocrita politicamente corretto della società dello spettacolo democratico sono, palesemente, una fastidiosa ma forse utile anticipazione.
La caricatura dei futuri possibili eletti fatta da Crozza a Ballarò, fetida trasmissione clericalburocratica, è purtroppo perfettamente realistica.
Nello spettacolo sociale ormai vomitato su schermi, blog e vita quotidiana come uno spray d'imbecillità diffusa, la cultura dominante del narcisismo da castrati con un microfono in mano riproduce automaticamente un'orda inquietante di consumatori dei saldi della politica, dei potenziali Scilipoti autogestiti che intravvedono nel M5S un'occasione di uscire dall'anonimato narcisisticamente e/o economicamente. Grillo si ribella giustamente ma naivement a questa triste corruzione in atto ma non ha armi per eliminare il problema. Anzi la sua  rabbia per quanto onesta e comprensibile aumenta gli effetti del bombardamento recuperatore e la trappola rischia di funzionare a meraviglia per tetanizzare il movimento.
Grillo non ha certo bisogno di visibilità per sé ma la maggior parte dei cittadini di qualunque stato canaglia sogna da tempo di esistere per quindici minuti e ora addirittura, in Italia, il tempo di una legislatura. Non c'è neppure bisogno di infiltrare un movimento : molti adepti si trasformano per partenogenesi in recuperati volontari semiignari. Semi perché c'è un limite all'idiozia e si chiama malafede.
La creazione di una democrazia reale presuppone una rivoluzione culturale che sembra ancora del tutto inesistente in un'Italia vaticanizzata da secoli in cui il 20% può ancora concepire di votare il nano rincoglionoto dai capelli finti come le sue idee ma predatore furbo per istinto come un prete che scorge un ragazzino solo nella sacrestia. Un altro 30% si prepara con fede socialdemocratica a votare il burocrate pelato di comunismo e liberazione al cui obbrobrio si aggiunge che l'alternativa "radicale" a questo triste sindacalista del nulla era il giovane democristiano Renzi, intelligente quanto il cavaliere ma meno furbo di lui. Di fronte a un tale spettacolo, non c'è commento che possa esprimere lo scoramento dell'intelligenza sensibile tanto bistrattata.
La situazione è strategicamente grave e credo che il M5S dovrebbe imparare ad attendere anziché infilarsi a testa bassa nello spettacolo che lo inquinerà a morte. Meglio approfittare della truffa ordita dai partiti e dal loro zelante segretario Napolitano per non presentarsi alle elezioni e cavalcare l'astensionismo come una promessa inevitabile di radicalizzazione per una rivoluzione che si vuole pacifica ma che verifica in Val di Susa e a Notre Dame des Landes le intenzioni senza quartiere del produttivismo.
La cosa di Grillo che mi piace di meno è il suo presentarsi come antidoto al nazismo di Alba dorata. Che vuol dire che il M5S ne impedisce l'emergenza? Che i suoi seguaci sono dei potenziali nazisti che lui dirige verso la civiltà democratica? Non credo che lo siano ma se lo fossero finirebbero, più prima che poi, per mostrarlo. Non si sfugge alla natura.
I nodi verranno al pettine dappertutto, i libertari altrettanto che i fascisti finiranno per mostrare la loro faccia e il sistema continuerà a vampirizzare l'umano finché un nuovo proletariato non rovescerà in una democrazia reale tutte le illusioni perbeniste di una democrazia borghese sopravvissuta alla borghesia e gestita da affaristi mafiosi di lungo e breve corso. Se ho detto e penso sinceramente "dappertutto", figuriamoci in Italia dove - tra il Mare pieno di navi radioattive e i Monti al servizio delle banche, la povertà cinicamente intrattenuta e la ricchezza miserabile spudoratamente esibita, la destra demente di una mafia liberale e la sinistra lobotomizzata di una mafia socialdemocratica - vige il tristissimo leit motif di una via crucis interminabile: "Camorra o 'ndrangheta purché se magna... fusse pure merda e lo è!"

Ti faccio parte di getto, a bischero liquido, di queste mie considerazioni perplesse che per un momento avevo pensato di tradurre in un articolo per barravento con il titolo: Contro la democrazia spettacolare giudeocristiana o qualcosa del genere. Se può essere utile alla vostra discussione fanne l'uso che credi.
Io ho semplicemente sbrodolato in questo modo le mie riflessioni anche un po' per tastare il tuo polso coinvolto dall'Italia più del mio. Ti aggiungo, in premio per avermi "ascoltato" per scritto rubando del tempo prezioso alla tua corvé quotidiana, un articolo di A sud su un problema a monte di queste battaglie spettacolari, destinato a venire al pettine come tutti gli altri nodi, certo, ma, purtroppo, come uno tsunami planetario che stiamo lasciando in eredità ai nostri figli e nipoti a venire.

                                             Bises Sergio


Carissimo Sergio
Ho letto con particolare interesse quanto hai scritto e in effetti anche io sento un senso di “pericolo” per la situazione attuale …  hai descritto bene vari sintomi di questa febbre elettorale che sta facendo sicuramente più male che bene a quelli come me che con il M5S cercano di portare una rivoluzione vera e propria per esperimentare la democrazia diretta mentre allo stesso tempo si cerca di far crollare un sistema, dove noi umani proprio non riusciamo più nemmeno a respirare,  evidenziandone le insanabili contraddizioni

Dato che me ne autorizzi in anticipo penso che farò un post anche su Barravento per dare anche ad altri come me la possibilità di misurarci con il momento che stiamo vivendo 

 
un forte abbraccio



Gilda