Midi Libre ( quotidiano locale della regione Linguadoca e
del dipartimento del Gard), Aprile 2014
Una novità nella gestione sperimentale di un territorio.
In seguito a una delibera
molto discreta, come avviene quando si tratta di decisioni intercomunali importanti
e innovative, una nuova zona francese si trova su statuto sperimentale. Dopo
Grenoble diventata un territorio di sperimentazione a livello della sicurezza,
Narbonne in riferimento al “diritto al diploma”, Dunkerque che lancia il suo
“Contratto Urbano di Coesione Sociale sperimentale”, una parte delle Cevennes
del Gard entra a sua volta in ballo. Per questa regione di storica resistenza,
prima dei Camisards protestanti contro
l’abrogazione dell’Editto di Nantes, poi dei partigiani antifascisti, si
tratterrà di un esperimento di autogestione. In effetti visto il carattere
particolare del territorio, la sua attività creativa e militante sul piano
ambientale e ultimamente la mobilitazione storica contro il gas di scisto, una
parte delle Cevennes del Gard si è ufficialmente implicata in una sperimentazione
di autogestione che le istituzioni hanno corroborato nella speranza di poterla
recuperare. Una lista di 23 direttive accompagnano questo statuto speciale di
territorio sperimentale. A partire dall’adozione da parte dell’Assemblea
Nazionale alla fine di Aprile di questo dispositivo, i Comuni locali
disporranno di 6 mesi per la messa in applicazione. Tra queste direttive c’è,
per esempio,l’obbligo di includere gli abitanti nei Consigli Municipali, degli
aiuti finanziari per la creazione di cooperative interessate ai bisogni locali,
la ripresa in mano dei terreni abbandonati per ripristinare dei giardini per
ogni famiglia …
Degli incontri festivi avranno
luogo davanti a ogni Municipio e culmineranno in una grande fiera
dell’autogestione nel mese di giugno.
Ufficio stampa
Midi libre seguirà da vicino questa esperienza
innovativa... e anche noi.