sabato 27 maggio 2023

STOP alle microplastiche nei nostri piatti!

 




La plastica è assolutamente ovunque. Si trova sia nei continenti che negli oceani. Coltiviamo terreni inquinati da microplastiche. Si pensa di mangiare sano ma in realtà s’ingoia un sacco di microplastiche. Eppure, la plastica è un interferente endocrino, può favorire il cancro, avere un impatto sul sistema respiratorio, indebolire il sistema immunitario o anche causare problemi di fertilità. Bisogna parlare del problema delle microplastiche a tutti i livelli.

Un anno fa, sulla rivista scientifica Environnement International[1], è uscito uno studio olandese. Questa pubblicazione non ha fatto molto rumore. Non ho visto nessuna "prima pagina" sull'argomento, né alcun servizio televisivo. Magari ciò ha potuto sfuggire alla mia vigilanza... In ogni caso, è una vera bomba per la salute umana. Per la prima volta sono state trovate microplastiche nel sangue umano!

Che cosa sono le microplastiche?

Gli scienziati chiamano microplastiche dei residui di plastica di dimensioni inferiori a 5 mm[2]. Al di sotto di 1 µm, si tratta di nano plastiche. E sfortunatamente, a causa dell'inquinamento planetario da plastica, questi minuscoli detriti si trovano su tutta la superficie del pianeta, in terra e nei mari. Nessun fiume, nessun lago, nessuna pozzanghera è risparmiata. Il più piccolo ruscello contiene plastica. Le montagne ne sono ricoperte, i fondali marini ne sono rivestiti. È uno dei problemi più gravi del nostro tempo. Perché questo inquinamento surrettizio liquida lentamente la vita.

Le microplastiche si stanno infiltrando ovunque. Si tratta, in realtà, di molecole di petrolio. Sono molecole fossili. Sembrano molecole viventi poiché provengono originariamente dalle piante. Tuttavia si tratta di vita morta un milione di anni fa. Sono molecole morte viventi. Ma più morte che vive. E nel vostro corpo, e nel corpo degli animali e dei vegetali, seminano disordine e scompiglio. Le microplastiche sono interferenti endocrini.

Quattro tipi di plastica nel sangue

Lo studio sopra citato è stato condotto da scienziati dell'Università di Amsterdam. Ventidue volontari anonimi hanno accettato di donare un po’ di sangue che è stato analizzato. Gli scienziati hanno concluso che nel sangue di queste persone circolavano circa 1,6 µg di microplastiche. Il loro metodo di rilevamento ha permesso di individuare particelle tra 500 e 700 nm. Nel sangue dei volontari sono stati identificati quattro tipi di plastica: PET, PE, PS e PMMA. Da dove provengono queste molecole?

1/ Il poliestere o PET o PETE o anche polietilene tereftalato di etilene, chiamato anche polietilene tereftalato.

Questa plastica è ottenuta per policondensazione tra acido tereftalico e glicole etilenico[3],[4]. Si tratta di due sostanze derivate dal petrolio. Una è una polvere, l'altra un liquido. Sono monomeri: sostanze costituite da elementi semplici. Sono prodotti in una raffineria. In seguito entrambe le sostanze vengono trasportate alla fabbrica di PET. Lì, si mescolano. Si ottiene una pasta che è un polimero: un prodotto complesso. Si riscalda il tutto, lo si purifica e si trasforma in granuli. Con questi granuli si possono realizzare bottiglie o fibre sintetiche. Se ne fanno tessuti di tutti i tipi o materie plastiche tecniche. È un materiale molto pratico. È malleabile e non costa molto. Ma è inquinante...

2/ PE o HDPE o polietilene

Anche questa plastica è derivata dal petrolio e ottenuta per policondensazione o polimerizzazione. Si tratta di processi che permettono di combinare sostanze semplici facendone dei prodotti complessi. Ce ne sono di diversi tipi. Serve in particolare per la produzione di tubi, imballaggi, pellicole alimentari o agricole. Se ne trova nell'edilizia e nell'industria farmaceutica[5]. Serve per realizzare flaconi, bottiglie, bustine, sacchi della spazzatura, contenitori flessibili, fluidi, attrezzature sportive, giubbotti antiproiettile, parti di motociclette, ecc. Anche in questo caso si tratta di un materiale formidabile: flessibile, malleabile, derivabile, poco costoso... e inquinante.

3/ PS o polistirolo

Il polistirene è un polimero derivato dal petrolio. È pastoso a 120°C, liquido a 150°C e auto infiammabile a 490°C[6]. Si miscela facilmente con altri idrocarburi. Viene utilizzato sotto forma di schiuma e in questo caso si chiama EPS o in forma standard PS. Il PS serve nel settore edile. Può essere combinato con altri materiali come la gomma sintetica. È utilizzato per fabbricare scatole, materiali isolanti, pannelli, ecc. [7]. È un materiale poco costoso che può essere associato ad altri ed essere declinato in molti modi. Ahimè, anch’esso inquina...

4/ PMMA o polimetacrilato di metile

Il PMMA si ottiene per polimerizzazione del metacrilato di metile[8], [9]. Si chiama anche plexiglas. Viene anche dal petrolio. È trasparente e resistente. Queste qualità fanno sì che venga utilizzato in molti campi. È utilizzato per realizzare pensiline, vetri, parti industriali, obiettivi fotografici. È utilizzato in oftalmologia e odontoiatria oppure nelle sigarette elettroniche. Come queste molecole sono entrate nel sangue umano? Tutte queste materie plastiche con eccezionali qualità chimiche, fisiche ed economiche costituiscono gran parte della nostra vita quotidiana. Si trovano assolutamente ovunque. Sono nelle nostre automobili e sui nostri mobili. Sono nelle nostre abitazioni, nei nostri armadi. Coprono il nostro cibo, contengono rifiuti, trasportano l'acqua che beviamo... Contengono i prodotti per la pulizia, servono per curarci... Non ci si pensa mai. Ma costituiscono il nostro quotidiano. Che finiscano nel nostro sangue non è davvero una sorpresa. Sono arrivati per inalazione, per trasbordo, attraverso l'acqua che abbiamo bevuto, il cibo che abbiamo consumato, le cure mediche che abbiamo seguito, l'aria che abbiamo respirato...

Ma qual è la conseguenza di questa lenta invasione?

Gli scienziati non lo sanno. Hanno effetto sull'immunità, sulla fertilità, sul DNA? Gli scienziati non rispondono a queste domande per il momento. Ciononostante, sarebbe bene iniziare a prendere sul serio la questione della plastica per la salute umana. Non è più solo una questione ambientale. È una questione di salute pubblica. Ancora una volta emerge la prova che entrambe sono intimamente legate...

Solidarietà, Julien

  

 

Tradotto da: Julien - Les Lignes Bougent <petitions@mail1.leslignesbougent.org>

Date: Tue, May 23, 2023 at 8:07 AM

 

STOP aux micro plastiques dans nos assiettes !

 

Le plastique est absolument partout. On le trouve aussi bien sur les continents que dans les océans. Nous cultivons des terres polluées par les micro plastiques. Vous pensez manger sainement mais vous avalez en réalité de nombreux micro plastiques. Pourtant, le plastique est un perturbateur endocrinien, il peut favoriser le cancer, impacter le système respiratoire, affaiblir le système immunitaire ou encore causer des problèmes de fertilité. Nous devons parler du problème des micro plastiques à tous les niveaux.

Il y a un an, une étude néerlandaise est sortie dans la revue scientifique Environnement International[1]. Cette publication n’a pas fait beaucoup de bruit. Je n’ai vu aucune « une » sur le sujet, ni de reportage télévisé. Mais cela a pu échapper à ma vigilance… En tout cas, c’est une véritable bombe pour la santé humaine. Pour la première fois, on a retrouvé des micro plastiques dans le sang humain !

Que sont les micro plastiques ?

Les scientifiques appellent micro plastiques des résidus de plastique dont la taille est inférieure à 5 mm[2]. En dessous de 1 µm, il s’agit de nano plastique. Et malheureusement, à cause de la pollution planétaire en plastique, on trouve ces débris minuscules sur toute la surface du globe, sur terre et dans les mers. Aucune rivière, aucun lac, aucune flaque d’eau n’est épargnée. Le moindre petit ru contient du plastique. Les montagnes en sont couvertes, les fonds marins en sont tapissés. C’est un des problèmes les plus graves de notre temps. Car cette pollution subreptice tue la vie à petits feux.

Les micro plastiques s’infiltrent partout. Or ce sont des molécules de pétrole. Ce sont des molécules fossiles. Elles ressemblent à des molécules vivantes puisqu’elles viennent des plantes au départ. Mais c’est de la vie morte il y a un millions d’années. Ce sont des molécules mortes-vivantes. Mais plus mortes que vivantes. Et dans votre corps, et dans le corps des animaux et dans les végétaux, elles sèment le trouble et le désarroi. Les micro plastiques sont des perturbateurs endocriniens.

Quatre type de plastiques dans le sang

L’étude citée plus haut a été menée par des scientifiques de l’université d’Amsterdam. 22 volontaires anonymes ont accepté de donner un peu de leur sang. Ce dernier a été analysé. Les scientifiques ont conclu qu’environ 1,6 µg de micro plastiques circulaient dans le sang de ces personnes. Leur méthode de détection leur permettait de repérer des particules comprises entre 500 et 700 nm. Quatre types de plastique ont été identifiés dans le sang des volontaires : du PET, du PE, du PS et du PMMA. D’où viennent ces molécules ?

1/ Le polyester ou PET ou PETE ou encore poly téréphtalate d'éthylène, appelé aussi polyéthylène téréphtalate.

Ce plastique est obtenu par polycondensation entre de l'acide téréphtalique avec de l'éthylène glycol[3], [4]. Ce sont deux substances issues du pétrole. L’une est une poudre, l’autre un liquide. Ce sont des monomères : des substances constituées d’éléments simples. On les fabrique dans une raffinerie. Ensuite, les deux substances sont transportées à l’usine de PET. Là, on les mélange. On obtient une pâte qui est un polymère : un produit complexe. On chauffe le tout, on le purifie et on en fait des granules. Avec ces granules, on peut faire des bouteilles ou des fibres synthétiques. On en fait des textiles en tout genre ou des plastiques techniques. C’est un matériau très pratique. Il est malléable et ne coûte pas très cher. Mais il est polluant…

2/ Le PE ou PEHD ou polyéthylène

Ce plastique est aussi issu du pétrole et obtenu par polycondensation ou polymérisation. Ce sont des procédés qui permettent d’associer des substances simples et d’en faire des produits complexes. Il en existe différentes sortes. Il sert notamment à fabriquer les tuyaux, les emballages, les films alimentaires ou agricoles. On en trouve dans le BTP et dans l’industrie pharmaceutique[5]. Il sert à faire des flacons, des bouteilles, des sachets, des sacs poubelles, des récipients souples, des fluides, des équipements sportifs, des gilets pare-balles, des éléments de moto, etc. Là encore, c’est un matériau formidable : souple, malléable, dérivable, peu cher… et polluant.

3/ Le PS ou polystyrène

Le polystyrène est un polymère dérivé du pétrole. Il est pâteux à 120°C, liquide à 150°C et auto-inflammable à 490°C[6]. Il se mélange facilement aux autres hydrocarbures. On l’utilise sous forme de mousse et dans ce cas il s’appelle PSE ou sous une forme standard, PS. Le PS sert dans le BTP. Il peut être associé à d’autres matériaux comme le caoutchouc synthétique. Il sert à faire des boitiers, des matériaux isolants, des panneaux, etc.[7]. C’est un matériau peu coûteux que l’on peut associer à d’autres et que l'on peut décliner de bien des manières. Hélas, lui aussi pollue …

 

 

4/ Le PMMA ou polyméthylacrylate de méthyle

Le PMMA est obtenu par polymérisation du méthacrylate de méthyle[8], [9]. On l’appelle aussi plexiglas. Il vient aussi du pétrole. Il est transparent et résistant. Ces qualités font qu’on l’utilise dans de nombreux domaines. Il sert à faire des verrières, des vitres, des pièces industrielles, des lentilles d’appareils photographiques. Il est utilisé en ophtalmologie et en dentisterie ou encore dans les cigarettes électroniques. Comment ces molécules sont-elles arrivées dans le sang humain ? Tous ces plastiques aux qualité chimiques, physiques et économiques exceptionnelles constituent une grande part de notre quotidien. On les trouve absolument partout. Ils sont dans nos voitures et sur nos meubles. Ils sont dans nos habitations, nos placards. Ils couvrent nos aliments, ils renferment les déchets, ils transportent l’eau que l’on boit… Ils contiennent les produits d'entretien, ils servent à nous soigner… On n’y pense jamais. Mais ils font notre quotidien. Qu’ils se retrouvent dans notre sang n’est pas vraiment une surprise. Ils sont arrivés par inhalation, par transfert, par l’eau que l’on a bu, les aliments que l’on a consommés, les traitements médicaux que l’on a suivis, l’air que l’on a respiré…

Mais quelle est la conséquence de ce lent envahissement ?

Les scientifiques ne le savent pas. Ont-ils un effet sur l’immunité, sur la fertilité, sur l’ADN ? Les scientifiques ne répondent pas à ces questions pour l’instant. Il n’empêche, il serait bon de commencer à prendre sérieusement en compte la question des plastiques pour la santé humaine. Ce n’est plus seulement une question environnementale. C’est un problème de santé publique. Une fois de plus la preuve est faite que les deux sont intimement liés…

Solidairement, Julien

 

From: Julien - Les Lignes Bougent <petitions@mail1.leslignesbougent.org>

Date: Tue, May 23, 2023 at 8:07 AM