lunedì 1 novembre 2010

4 Novembre festa degli assassini





Per come la vedo io si diventa assassini quando si riesce a vedere l'altro come oggetto. Se riesco ad entrare in relazione con l'altro non riesco più ad ucciderlo. Per riuscire a dare colpi mortali devo dire a me stesso qualcosa su di lui che me lo renda simile a un noioso insetto o un pericoloso serpente ad esempio, così non provo più alcuna empatia e posso uccidere. Meglio ancora quando ad uccidere deleghiamo lo stato con la pena di morte o con la polizia riusciamo a sentirci non responsabili di un assassinio. Anche nel caso delle invasioni coloniali con relativi genocidi, si poteva meglio operare se si affibbiava agli indios qualche dote animalesca, stregonesca, terroristica o diabolica, spesso tutto questo insieme. Se sei nero sei pericoloso quindi ti distruggo per la mia sopravvivenza. Così ci si sente vittime anche se nella realtà si è assassini. Vedi anche l'Iraq dove per elaborare il lutto dell'attacco dell'11 settembre si sono fatti 100 mila morti civili (dato ballerino assai)