Dal
diario di N. S. Rubasciov(*):
.....Con
quale diritto, noi che ce ne stiamo andando, guardiamo dall'alto con tanta
superiorità i vari Gletkin? Debbono esservi state delle grandi risate fra gli
scimmioni quando il primo uomo di Neanderthal fece la sua comparsa sulla Terra.
Gli scimmioni profondamente inciviliti si dondolavano graziosamente da un ramo
all'altro; l'uomo di Neanderthal era rozzo, inchiodato alla terra.
Gli
scimmioni, sazi e sereni, vivevano tra giuochi raffinati o filosofiche
meditazioni; l'uomo di Neanderthal arrancava tetro pel mondo, roteando mazze.
Gli scimmioni lo guardavano divertiti dalla cima degli alberi e gli tiravano
delle noci.
Talvolta, li coglieva una specie d'orrore: essi si cibavano di
frutti e di teneri virgulti con delicata finezza; l'uomo di Neanderthal divorava
carne cruda, sgozzava animali vari e i suoi stessi simili. Abbatteva alberi che
s'erano levati sempre verso il cielo, rimuoveva grandi rocce da luoghi ove
sembravano aver messo radici, infrangeva ogni legge e ogni tradizione della
giungla.
Era rozzo, crudele, senza dignità animale: dal punto di vista dei
raffinatissimi scimmioni, un prodotto barbarico della Storia.
Gli ultimi
scimpanzè sopravvissuti arricciano ancora il naso alla vista di un essere
umano....
(*)
Buio
a mezzogiorno, un vero capolavoro di Arthur Koestler, nel quale si descrivono
gli interrogatori che Rubasciov (ex commissario del popolo accusato dal regime)
subisce da parte del funzionario di partito Gletkin.