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Vi ho tradotto
questa notizia la cui importanza non sfuggirà a chiunque non abbia ancora
deposto cuore e cervello all’ammasso. Gli ecologisti domestici servono del
resto soltanto a questo: a dare l’allerta.
Solo una presa
in mano radicale della propria sorte di esseri umani da parte di cittadini di
una democrazia consiliare potrà rovesciare la prospettiva di un mondo la cui
modernità è ormai sinonimo di catastrofe e di distruzione delle qualità del buen vivir.
Sergio Ghirardi
Una nuova legge proposta dalla Commissione
europea sollecita l’illegalità della coltivazione, riproduzione o vendita dei
semi di vegetali che non siano stati testati e approvati da una nuova autorità,
l’Agenzia europea delle varietà vegetali.
Criminalizzando la coltura privata di legumi, la Commissione europea
delegherebbe il controllo degli approvvigionamenti alimentari a società del
tipo di Monsanto. Gli eurodeputati verdi vedono di cattivo occhio una tale
proposta della Commissione che giudicano contro produttiva e pericolosa.
“La biodiversità è in pericolo. Le
multinazionali hanno focalizzato i loro sforzi sulla creazione di piante ad
alto rendimento che sono fragili. Esse possono sussistere solo in un ambiente
reso artificiale e dipendente da fertilizzanti chimici e pesticidi, vale a dire
dal petrolio” afferma José Bové.
Fine delle sementi regionali, fine delle varietà
ancestrali o endemiche. In sintesi solo sementi F1, transgeniche o peggio OGM.
Fine della biodiversità nei nostri orti. Fine degli orti popolari e dei mercati
di scambio di piante e di sementi tra privati. In sintesi fine del buon cibo.
Il testo partorito dalla nostra cara Commissione
europea già nel titolo è tutto un programma: “Delle regole più intelligenti per delle derrate alimentari più sicure:
la Commissione propone un pacchetto legislativo primordiale per modernizzare,
semplificare e rinforzare la filiera agroalimentare in Europa”.
Testo originale:
Europe : vers une interdiction des potagers privés
Une nouvelle loi proposée par la Commission européenne souhaite
l’illégalité de la pousse, la reproduction ou la vente des semences de
végétaux qui n’ont pas été testées et approuvées par une nouvelle
autorité, l’Agence européenne des variétés végétales. En criminalisant la
culture privée de légumes, la Commission européenne remettrait le
contrôle de l’approvisionnement alimentaire à des sociétés comme Monsanto.
Les eurodéputés verts voient d’un mauvais œil la proposition de la
Commission jugée « contreproductive et dangereuse »:
« La biodiversité est en danger. Les multinationales ont
focalisé leurs efforts sur la création de plantes à haut rendement, mais qui
sont fragiles. Elles ne peuvent subsister que dans un environnement
artificialisé dépendant des engrais chimiques et des pesticides, donc du
pétrole », affirme José Bové.
Plus de semences régionales, plus de variétés ancestrales ou endémiques.
Bref des semences F1, transgéniques ou pire OGM. Fin de la bio-variété
dans nos jardins. Fini les jardins ouvriers et les marchés d’échanges de plants
et semences entre particuliers. Bref finie la bonne bouffe.
Le texte pondu par notre chère commission européenne, rien que le titre
vaut le jus : « Des règles plus intelligentes pour des denrées
alimentaires plus sûres: la Commission propose un paquet législatif primordial
pour moderniser, simplifier et renforcer la filière agroalimentaire en Europe ».