L'eventuale candidatura in
Parlamento non entusiasma tutti. Anzi. C'è chi dice apertamente che sarebbe il
caso di non farlo. E poi c'è da chiarire il ruolo di Grillo. Insomma, da
gennaio potrebbe presentarsi un bivio. Cruciale.
Commento di Sergio Ghirardi
Io con il parlamentarismo c'entro poco, ma ho persino
preso le parti del M5S e di Grillo di fronte ai pregiudizi degli integralisti
della normalità pseudodemocratica dominante.
Non esiste, però, il vaccino contro la corruzione e ancor
meno quello contro la stupidità. Per questo ogni partecipazione alla democrazia
rappresentativa è un salto nel buio e un rischio di autoinquinamento.
La democrazia insorgente, come la chiama Abensour o la
democrazia selvaggia di cui parla Lefort sono una rottura di paradigma con
tutte le forme di governo che l'hanno preceduta. Non c'è continuità possibile.
La democrazia diretta ha comunque una storia teorica
assai poco nota e molto fanrasticata nel bene o nel male.
La Comune di Parigi, gli spartakisti a Berlino, la machnovcina ucraina e le comunità
spagnole e catalane del 36/38 sono esempi ampiamente rimossi ed esorcizzati.
Gli esperimenti radicali della democrazia diretta sono sempre stati soffocati
nel sangue dall'alleanza di conformismo beato e fascismo beota con l'aiuto
determinante di una socialdemocrazia e di un bolscevismo che fanno parte del
sistema di economia politica con cui il capitalismo domina il mondo da secoli.
Fascismi neri, rossi e bruni hanno fatto da pittbull al trionfo della
democrazia spettacolare della società dei consumi. Dall'unione pseudosovietica
alla Russia mafiosa e dal maoismo al capitalismo comunista di Pekino, la
società dello spettacolo concentrato e burocratico si è fusa con la società
dello spettacolo diffuso del liberalismo occidentale.
Lo spettacolo integrato di un capitalismo totalitario
liberal-stalinista vede ormai a braccetto Usa e Cina, con l'Europa da
supermercato a cercare di garantirsi un posto al sole nell'orgia planetaria di
un produttivismo asfittico.
Eppure, lo slancio rivoluzionario di una democrazia
diretta contro lo Stato globale e gli Stati canaglia (tautologia) che invadono
tutti i continenti, sta nascendo. IL M5S è solo una lucciola italiana di un
brillio planetario ancora confuso. Ovunque, in contesti diversi, si tratta di
rioccupare il mondo che l'appropriazione privativa del capitalismo sta
distruggendo.
I Tunisini che si liberano di Alì e si consegnano ai
quaranta Muezzin fanno pensare all'Italia che si libera del fascismo per consegnarsi
al Vaticano e alla democraxia cristiana. Speriamo che in nord africa non
arrivino all'umiliazione grottesca di un Berlusconi akbar.
I tempi dell'emancipazione sono lunghi, forse più delle
nostre vite. Eppure le lucciole di quell'opera d'arte incompiuta che è l'essere
umano continuano a brillare nel più cupo della notte con la loro poesia. Se si
alleano con la natura, anziché cercare di dominarla senza successo possibile,
magari gli umani possono ancora farcela a far vedere ben più di cinque stelle
alla barbara società dello sfruttamento, dell'alienazione e della lotta
fratricida.
Belen ha scritto : Cortesemente se puoi
tradurre…
Risposta di Sergio
Ghirardi
Potrei ma non voglio. Non ho mai amato fare il professore
e se sei tanto assente a te stessa(o) da non capire appena si usa qualche concetto
inusitato nelle pubblicità dei detersivi, solo tu puoi decidere di fare uno
sforzo. Altrimenti lascia perdere. Omo lava sempre più bianco e tra l'altro io
non voglio convincere nessuno. Voglio solo parlare con chi è in grado di capire
e magari di criticare. Un'agorà, per quanto virtuale, è già una palestra di
democrazia diretta, bellezza! Altrimenti è solo il consumo di un'assenza.
Questa non l'hai capita, confessa...