Noi Gilets jaunes delle rotonde,
dei parcheggi, delle piazze, delle assemblee delle manifestazioni ci siamo
riuniti questo 26 e 27 gennaio 2019 in un’assemblea delle assemblee
comprendente un centinaio di delegazioni che rispondono all'appello dei Gilets
jaunes di Commercy.
Dal 17 novembre, dal più piccolo
villaggio, dal mondo rurale alle città più grandi ci siamo sollevati contro
questa società profondamente violenta, ingiusta e insopportabile. Non ci
lasceremo più prendere in giro!
Ci rivoltiamo contro il carovita,
la precarietà e la miseria. Per i nostri cari, le nostre famiglie e i nostri
figli, vogliamo vivere nella dignità. 26 miliardari possiedono quanto la metà
dell'’umanità, è inaccettabile. Condividiamo la ricchezza non la miseria!
Facciamola finita con le
diseguaglianze sociali! Esigiamo l’aumento immediato dei salari, dei minimi
sociali, delle indennità e delle pensioni, il diritto incondizionato
all'alloggio e alla salute, all’educazione e ai servizi pubblici gratuiti per
tutti.
È per tutti questi diritti che
occupiamo quotidianamente le rotonde, organizziamo delle azioni, delle
manifestazioni e dibattiamo ovunque. Con i nostri gilets jaunes ci riprendiamo
la parola, noi che non l’abbiamo mai.
Tuttavia, qual è la risposta del
governo? La repressione, il disprezzo, la denigrazione. Dei morti e migliaia di
feriti, l’uso massiccio di armi che mutilano, accecano, feriscono e
traumatizzano. Più di mille persone sono state arbitrariamente condannate e
imprigionate.
E ora la nuova legge detta “anticasseurs” mira semplicemente a
impedirci di manifestare. Noi condanniamo tutte le violenze contro i manifestanti
sia che vengano dalle forze dell'’ordine sia da gruppuscoli violenti. Niente di
tutto questo ci fermerà! Manifestare è un diritto fondamentale. Fine
dell'impunità per le forze dell'’ordine! Amnistia per tutte le vittime della
repressione!
E che imbroglio quel grande
dibattito nazionale che è, di fatto, una campagna di comunicazione del governo
che strumentalizza le nostre volontà di dibattere e di decidere! La vera
democrazia noi la pratichiamo nelle assemblee, sulle rotonde, non sui
palcoscenici televisivi né nelle pseudo tavole rotonde organizzate da Macron.
Dopo averci insultato e trattato da meno di niente, ecco che ci presenta ora
come una folla gonfia di odio, di stampo fascista e xenofoba. Noi siamo,
invece, tutto il contrario: né razzisti, né sessisti, né omofobi, noi siamo
fieri di essere insieme con le nostre differenze per costruire una società
solidale.
Siamo forti della diversità delle
nostre discussioni; in questo stesso momento centinaia di assemblee elaborano e
propongono le loro rivendicazioni. Le quali riguardano la democrazia reale, la
giustizia sociale e fiscale, le condizioni di lavoro, la giustizia ecologica e
climatica, la fine delle discriminazioni.
Tra le rivendicazioni e le
proposte strategiche più dibattute troviamo l’eradicazione della miseria in
tutte le sue forme, la trasformazione delle istituzioni (RIC, assemblea
costituente, fine dei privilegi dei deputati...), la transizione ecologica
(precarietà energetica, inquinamenti industriali...), l’uguaglianza e la considerazione per tutte e tutti, qualunque sia la loro nazionalità (persone
handicappate, uguaglianza di genere, fine dell'abbandono dei quartieri
popolari, del mondo rurale e dei territori d’oltremare).
Noi, Gilets jaunes, invitiamo
ognuno a unirsi a noi con i suoi mezzi e le sue capacità. Lanciamo un appello a
continuare gli atti (atto 12 contro le violenze poliziesche, davanti ai
commissariati, atti 13, 14...), a continuare l’occupazione delle rotonde e il
blocco dell'economia, a preparare uno sciopero massiccio e reiterabile a
partire dal 5 febbraio.
Invitiamo a formare dei comitati
sui luoghi di lavoro, di studio e dovunque questo sciopero possa essere attuato
alla base dagli stessi scioperanti. Prendiamo in mano i nostri affari! Non
restate soli, unitevi a noi! Organizziamoci in maniera democratica, autonoma e
indipendente! Quest’assemblea delle assemblee è una tappa importante che ci
permette di discutere delle nostre rivendicazioni e dei nostri mezzi d’azione.
Federiamoci per trasformare la società!
Noi proponiamo all’insieme dei
Gilets jaunes di fare circolare quest’appello. Se in quanto gruppo di Gilets
jaunes vi conviene, inviate la vostra firma a Commercy. Non esitate a discutere
e formulare delle proposte per le prossime assemblee delle assemblee che stiamo
già preparando.
Macron dimissioni! Viva il potere
al popolo, per il popolo e attraverso il popolo.
Appello proposto dall’Assemblea delle assemblee di Commercy adottato in
seguito in ciascuna delle assemblee locali dei Gilets jaunes