martedì 7 febbraio 2012

Dichiarazione seguita alla conferenza organizzata dai lavoratori che hanno occupato l'ospedale della cittadina di Kilkis, in Grecia



I lavoratori dell’ospedale di Kilkis: medici, infermieri e il resto del personale che ha partecipato alla Assemblea Generale ha concluso che:

1 Riconosciamo che i problemi attuali e persistenti del Ε.Σ.Υ (il sistema sanitario nazionale) e le organizzazioni correlate non possono essere risolti con richieste specifiche e isolate o con richieste che servano i nostri interessi particolari, dal momento che questi problemi sono il prodotto di una più generale e anti- popolare politica di governo e del neoliberismo globale.

2. Riconosciamo, inoltre, che, insistendo nel sostenere questo tipo di rivendicazioni contribuiamo al gioco spietato dell'autorità. Al fine di affrontare il suo nemico - cioè il popolo, indebolito e frammentato -, essa vuole impedire la creazione di un fronte unito dei lavoratori al livello nazionale e globale con interessi e rivendicazioni comuni contro l'impoverimento sociale a cui porta la politica delle autorità di governo.

3. Per questo motivo, inseriamo i nostri interessi particolari in un quadro generale delle rivendicazioni politiche ed economiche reclamate da una larga parte del popolo greco sottoposto oggi al più brutale attacco capitalista; rivendicazioni che per essere feconde devono essere sostenute fino alla fine, in collaborazione con le classi medie e inferiori della nostra società.

4. L'unico modo per raggiungere questo obiettivo è mettere attivamente in discussione non solo la legittimità politica, ma anche la legalità dell’ arbitrario potere autoritario e anti-popolare e della gerarchia che si sta muovendo verso il totalitarismo a larghi passi.

5. I lavoratori presso l'ospedale generale di Kilkis rispondono a questo totalitarismo con la democrazia. Occupiamo l'ospedale pubblico e lo mettiamo sotto il nostro controllo diretto e assoluto. L’ospedale di Kilkis, d'ora in poi sarà auto-governato e gli unici mezzi legittimi del processo decisionale amministrativo sarà l'Assemblea Generale dei lavoratori.

6. Il governo non è sollevato dai suoi obblighi economici verso i personale e le forniture per l'ospedale, ma se continueranno a ignorare questi obblighi, saremo costretti ad informare il pubblico del fatto e a chiedere al governo locale, ma soprattutto alla società, di sostenerci in ogni modo possibile per: (a) la sopravvivenza del nostro ospedale (b) il sostegno globale del diritto per l'assistenza sanitaria pubblica e gratuita (c) il rovesciamento, attraverso una lotta comune popolare, dell'attuale governo e di qualsiasi altra politica neoliberista, da dovunque essa venga (d) una democratizzazione profonda e sostanziale, vale a dire, responsabilizzando la società, piuttosto che un terzo partito, nel prendere le decisioni per il proprio futuro.

7. Il sindacato dell’ospedale di Kilkis, comincerà dal 6 febbraio, il blocco del lavoro, fornendo solo il servizio di emergenza, fino al completo pagamento delle ore lavorative, e all’aumento del nostri salari ai livelli precedenti all'arrivo della troika (UE -BCE-FMI). Nel frattempo, ben sapendo qual è la nostra missione sociale e i nostri obblighi morali, noi proteggeremo la salute dei cittadini che vengono in ospedale, fornendo assistenza sanitaria gratuita a chi ne abbia bisogno, chiamando il governo a prendsersi finalmente le proprie responsabilità.

8. Decidiamo che una nuova assemblea generale si terrà, il Lunedi 13 febbraio nell'aula magna del nuovo edificio dell'ospedale alle ore 11, per decidere le procedure necessarie per attuare in maniera efficace l'occupazione dei servizi amministrativi e realizzare con successo l'auto-gestione della struttura ospedaliera, a partire da quel giorno. Le assemblee generali si svolgeranno tutti i giorni e sarnno lo strumento fondamentale per il processo decisionale per quanto riguarda i dipendenti e il funzionamento dell'ospedale.
Chiediamo la solidarietà del popolo e dei lavoratori provenienti da tutti i campi, la collaborazione di tutti i sindacati dei lavoratori e delle organizzazioni progressiste, così come il supporto di qualsiasi organizzazione dei media che scelga di dire la verità. Siamo determinati a continuare fin a quando i traditori che vendono il nostro paese e la nostra gente lasceranno. O loro o noi!
Le decisioni di cui sopra saranno rese pubbliche attraverso una conferenza stampa a cui tutti i mass media (locali e nazionali) saranno invitati.
Mercoledì 15/2/2012 alle ore 12.30.
Le nostre assemblee quotidiane partiranno dal 13 febbraio. Informeremo i cittadini su ogni evento importante che si svolga nel nostro ospedale per mezzo di comunicati stampa e conferenze. Inoltre, useremo tutti i mezzi disponibili per pubblicizzare questi eventi al fine di rendere questa mobilitazione un successo.
Chiamiamo
a) i nostri concittadini a mostrare solidarietà al nostro sforzo,
b) ogni cittadino ingiustamente vessato del nostro paese alla contestazione e all’opposizione, con azioni contro i suoi oppressori,
c) i colleghi di altri ospedali a prendere decisioni analoghe,
d) i dipendenti di altri settori del settore pubblico e privato e i partecipanti alle organizzazioni sindacali e progressiste a fare lo stesso, al fine di aiutare la nostra mobilitazione per assumere la forma di una resistenza e una rivolta popolare e universale dei lavoratori, fino alla nostra vittoria finale contro la elite economica e politica che oggi opprime il nostro paese e il mondo intero.

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Greek hospital now under workers' control | libcom.org

The workers of the Γ.Ν. (General Hospital) of Kilkis: doctors, nursing  and the rest of the staff that participated in the General Assembly concluded  that:

1. We recognize that the current and enduring problems of Ε.Σ.Υ (the  national health system) and related organizations cannot besolved with  specific and isolated demands or demands serving our special interests,  since these problems are a product of a more general anti-popular  governmental policy and of the bold global neoliberalism.
2. 3. 4. 5. We recognize, as well, that by insisting in the promotion of that kind  of demands we essentially participate in the game of the ruthless authority.  That authority which, in order to face its enemy - i.e. the people- weakened  and fragmented, wishes to prevent the creation of a universal labour and  popular front on a national and global level with common interests and  demands against the social impoverishment that the authority's policies  bring.

6. 7. 8. For this reason, we place our special interests inside a general  framework of political and economic demands that are posed by a huge portion  of the greek people that today is under the most brutal capitalist attack;  demands that in order to be fruitful must be promoted until the end in  cooperation with the middle and lower classes of our society.

9. 10. 11. The only way to achieve this is to question, in action, not only its  political legitimacy, but also the legality of the arbitrary authoritarian  and anti-popular power and hierarchy which is moving towards totalitarianism  with accelerating pace.

12. 13. 14. The workers at the General Hospital of Kilkis answer to this totalitarianism with democracy. We occupy the public hospital and put it under our direct and absolute control. The Γ.N. of Kilkis, will henceforth be self-governed and the only legitimate means of administrative decision making will be the General Assembly of its workers.

15. 16. 17. The government is not released of its economic obligations of staffing  and suppling the hospital, but if they continue to ignore these obligations,  we will be forced to inform the public of this and ask the local government  but most importantly the society to support us in any way possible for: (a)  the survival of our hospital (b) the overall support of the right for public and free healthcare (c) the overthrow, through a common popular struggle, of  the current government and any other neoliberal policy, no matter where it  comes from (d) a deep and substantial democratization, that is, one that will have society, rather than a third party, responsible for making decisions for its own future.

18. 19. 20. The labour union of the Γ.N. of Kilkis, will begin, from 6 February, the retention of work, serving only emergency incidents in our hospital  until the complete payment for the hours worked, and the rise of our income  to the levels it was before the arrival of the troika (EU-ECB-IMF).  Meanwhile, knowing fully well what our social mission and moral obligations  are, we will protect the health of the citizens that come to the hospital by  providing free healthcare to those in need, accommodating and calling the  government to finally accept its responsibilities, overcoming even in the  last minute its immoderate social ruthlessness.

21. 22. 23. We decide that a new general assembly will take place, on Monday 13  February in the assembly hall of the new building of the hospital at 11 am,  in order to decide the procedures that are needed to efficiently implement  the occupation of the administrative services and to successfully realise  the self-governance of the hospital, which will start from that day. The  general assemblies will take place daily and will be the paramount instrument for decision making regarding the employees and the operation of the hospital.

We ask for the solidarity of the people and workers from all fields, the collaboration of all worker’s unions and progressive organizations, as well as the support from any media organization that chooses to tell the truth. We are determined to continue until the traitors that sell out our country and our  people leave. It's either them or us!
The above decisions will be made public through a news conference to which all the Mass Media (local and national) will be invited on Wednesday 15/2/2012 at 12.30. Our daily assemblies begin on 13 February. We will inform  the citizens about every important event taking place in our hospital by means  of news releases and conferences. Furthermore, we will use any means available  to publicise these events in order to make this mobilization successful.
We call
a) our fellow citizens to show solidarity to our effort,
b) every unfairly treated citizen of our country in contestation and opposition, with actions, against his'/her's oppressors,
c) our fellow workers from other hospitals to make similar decisions,
d) the employees in other fields of the public and private sector and the participants in labour and progressive organizations to act likewise, in order to help our mobilization take the form of a universal labour and popular  resistance and uprising, until our final victory against the economic and  political elite that today oppresses our country and the whole world.