Appello da tutta Creta
per la mobilitazione durante 10 giorni consecutivi contro la disintegrazione
per elettrolisi nel mare Mediterraneo delle armi chimiche della guerra civile
in Siria.
BLOCCO della base della NATO di Souda, a Chania (a
nordovest dell’isola di Creta) dal 19 al 21 luglio 2014.
Martedì 8 luglio al CCNR di
Chania oltre 150 persone (cittadini, rappresentanti delle istituzioni
amministrative locali, membri della Chiesa e dei partiti politici, membri delle
assemblee costituenti della città di Chania, Iraklion e Rethymno contro le armi
chimiche ecc,) si sono incontrate per discutere la possibilità di un’azione
attorno alla base della Nato di Souda:
- vista la volontà
generalizzata dei partecipanti di bloccare la base che la maggior parte ha
inserito nella logica della dichiarazione concernente la chiusura della base
Nato,
- vista la serie di
manifestazioni diffuse in tutte le città greche contro l’esperienza
dell’idrolisi in un mare chiuso come il Mediterraneo,
- e dopo l’incontro di Atene
dell’undici luglio sulla piazza Sintagma organizzato a d’uopo,
Noi chiamiamo a una mobilitazione nazionale iniziata l’11
luglio e destinata a durare fino ai 3 giorni di blocco della base della NATO di
Souda dal 19 al 21 luglio.
In particolare:
1) noi chiamiamo a una
settimana d’azione nazionale nei modi scelti dalle comunità locali per
esercitare tutte le pressioni possibili sul governo greco e sui governi che
consentono la sperimentazione dell’idrolisi: occupare i porti e gli edifici
amministrativi di Stato, diffondere le informazioni, organizzare o partecipare
alle marce, portare degli striscioni tradurre i volantini e distribuirli...
2) L’apogeo di tali avvenimenti
sarà il weekend del 19/21 (da sabato a lunedì) con il blocco della base NATO di
Souda. La continuazione o no del blocco sarà decisa di nuovo durante la
prossima assemblea aperta a tutti i partecipanti della manifestazione.
3) Noi interpelliamo la PNO
(Organizzazione panellenica dei marinai) e tutte le organizzazioni per i
diritti dei lavoratori dell’isola e di altrove affinché concretizzino i loro
impegni non solo attraverso la loro implicazione sostanziale nella nostra lotta
attraverso lo sciopero e le manifestazioni durante i 10 giorni della
mobilitazione, ma anche facendo sciopero il terzo giorno del blocco (lunedì
21).
4) Nello stesso tempo si
prepara la preannunciata protesta a bordo dei battelli che si avvicinano al capo
Ray, dunque alla zona dell’idrolisi. Invitiamo tutti i pescatori professionisti
e i proprietari dei battelli a partecipare al blocco della base NATO dal mare.
5) Chiediamo alla compagnia ANEK Lines di mettere a disposizione un
battello al fine d’imbarcare quanti vogliano partecipare alla protesta a bordo
nelle acque internazionali.
6) Il Consiglio ha anche deciso
che i sindaci di Creta devono incontrare gli ambasciatori di Russia e Stati
Uniti e il primo ministro greco.
7) Invitiamo ogni cittadino, a
livello nazionale ed europeo, a venire a sostenere con la sua presenza
l’ambizioso blocco della base NATO, in modo attivo, ricordando che noi siamo
tutti coinvolti. Chi non potrà muoversi potrà partecipare ad azioni nei luoghi
e nei modi che saranno ritenuti opportuni.
Esigiamo la cessazione immediata dell’operazione di
idrolisi che tende a far accettare alle popolazioni la riduzione del mare
Mediterraneo a un vasto sito di deposito di armi chimiche, operazione già in
atto secondo una documentazione in nostro possesso.
Esigiamo l’arresto della produzione di armi chimiche. Il
mare Mediterraneo non deve più essere una discarica chimica e un cimitero umano
per i rifugiati di guerra.
Assemblea
aperta di coordinazione delle azioni di Chania il 7/08/2014 contro le armi
chimiche di guerra : http://destruction-of-chemical-weapons.blogspot.gr
Prime
adesioni solidali:
In questo giorno in cui per l’ennesima volta
protestate contro la violenta operazione internazionale che sta portando le
armi chimiche siriane non lontano dalle vostre coste, perché siano “trattate”,
noi vogliamo dirvi che non siete soli.
Vediamo in voi la resistenza che ogni popolo
libero deve avere di fronte a tutto quello che minaccia la sua dignità e il suo
territorio. Voi siete l’anima più bella di questa battaglia per la difesa del
Mediterraneo. Abbiamo seguito in questi mesi quello
che avete fatto a Creta, abbiamo ammirato la vostra capacità di mobilitare
tanta gente, delle più diverse estrazioni sociali e orientamenti ideologici. E
se tante indispensabili informazioni circa la reale natura di questa operazione
sono giunte a noi, un grande merito è vostro.
Dalla Calabria e
dall’Italia sentiamo di ringraziarvi, perché la vostra costanza, la vostra
passione , la vostra intransigenza sono stati per noi una ispirazione, una
spinta a reagire anche in un contesto difficile come il nostro, un contesto
dove la questione armi chimiche è stata avvolta da un silenzio assordante prima
e da una falsificazione politica e mediatica poi.
Noi sappiamo che lì a
Creta state combattendo non solo una sacrosanta battaglia per il vostro mare e
per la vostra terra. Ma anche una battaglia per la difesa dell’intero
Mediterraneo e delle terre che si affacciano su di esso.
Noi non staremo fermi
e immobili. E’ questo che ancora alcuni non hanno capito. Loro credono che le
persone siano solo marionette manipolabili o sudditi destinati ad ubbidire. E’
una vecchia storia, che ancora si ripete. Una storia che sta cambiando. Le
persone, da ogni parte del mondo, stanno cominciando ad unirsi per dire ai
Pazzi che pensano di pisciare sulle nostre teste che “Il potere è nostro, il
potere è della gente”.
Ancora una volta da
Creta giunge una lezione di dignità e coraggio.
Dalla Calabria e
dall’Italia, vi esprimiamo la nostra gratitudine per essere lì, in piedi,
ancora una volta, anche questo giorno. Siamo con voi. La vostra battaglia è la
nostra.
Coordinamento SOS Mediterraneo