"Non c'è nessun pericolo" è ancora una volta il discorso ufficiale non verificabile e quindi non democraticamente accettabile se questa parola non è pura propaganda per gli schiavi salariati e consumatori. Non basta dover evidentemente sperare che per una volta le loro informazioni corrispondano al vero, visto che dopo la nube ucraina dell’86 si era preteso che questa si fosse fermata alla frontiera tra Germania e Francia prima di dover ammettere una realtà ben più allarmante.
La gravità della crisi nucleare in Giappone sembra dovuta, tra l'altro, anche al tentativo iniziale della Tepco di salvare i suoi mezzi di produzione (i reattori) anziché intervenire subito drasticamente al PREZZO di un fermo definitivo e irreversibile della centrale. Sempre la solita mostruosa storia capitalistica: il redditizio premiato sulla precauzione poiché il denaro conta molto più dell'uomo per i dr stranamore, untori planetari.
Niente allarmismi, dunque, ma che sia chiaro per tutti che fidarsi degli Stati e dei privati che sfruttano il nucleare è come fidarsi dellla Mafia che abita le multinazionali.
Chiediamo con la CRIIRAD la libera circolazione dei dati sullo stato delle cose, ora e sempre. Non solo vogliamo vivere illuminati ma senza nucleare, non vogliamo neppure morire idioti.
Vogliamo l'acqua e il sole, mica la luna!
Sergio Ghirardi