sabato 16 giugno 2012

Abbiamo bisogno di (quali) regole?




Per me, come scrive benissimo David Graeber in Frammenti di Antropologia anarchica  non è affatto essere dei primitivi se non si hanno tante regole, tutt'altro! .... l'unica regola che le contiene tutte (e che conviene a tutti), è che nessuno può essere mai obbligato a fare quello che non vuole con la forza

Quasi troppo stupendamente semplice!

Infatti per chi adotta questa regola non ne servono altre.

Nessuna struttura ma un consapevole esplicito  impegno reciproco per la salvaguardia della libertà come spazio comune TRA le persone, spazio dove i poteri si armonizzano con la discussione per arrivare a decisioni unanimi in una continua paziente tessitura di relazioni umane sempre più affinate.

L'intelligenza con la sua forza leggera può alleviare la durezza del lavoro, trasformarlo in un gioco collettivo e gratificante

La povertà non viene sconfitta dal denaro e dal potere ma dalla gratuità di un dono disinteressato e fiducioso

La crisi e' dentro di noi se accettiamo come nostro questo sistema, ma se scegliamo di essere generosi e godiamo del poter agire per la felicità pubblica, ci sentiamo ricchi.

Innescare un circolo virtuoso può portarci molto lontano cominciando da poche esperienze che via via si possono moltiplicare

La molla del piacere potrebbe vincere la morsa della paura del dolore

Non coltiviamo la speranza ma la curiosità

Si vive senza prova generale, in diretta .... e le regole le possiamo inventare ... giocando