Commenti a bischero sciolto sul blog di Fausto
Martelli sul nucleare
Peakoil 2010 a Sergio Ghirardi:
"Ora
vivo poco lontano dal triangolo della morte nucleare francese (Tricastin,
Cadarache ecc., ma intanto il pericolo nucleare è democraticamente onnipresente
nell'hexagone e dintorni) e mi occupo per passione e convinzione della
divulgazione della follia del nucleare e dell'obsolescenza dell'uomo ad esso
connessa."!... addirittura "il
triangolo della morte francese"!!! Immagino che le indagini
epidemiologiche mostrino che tutti i MILIONI di turisti che visitano da decenni
Avignone, o Carpentras, o Orange, o bevono i vini di quella parte della valle
del Rodano (Chateauneuf du Pape) muoiano prematuramente, a causa degli effetti
DELETERI del "triangolo della morte"!... ***.. ed io che sono passato
in macchina ieri davanti ai 4 reattori di Tricastin, sull'autostrada A7, una
delle piu' trafficate della Francia... non saro' mica stato mortalmente
irradiato?
Parlando di follia... quella espressa in questo
tuo messaggio non so come catalogarla, forse la parola "ignoranza
abissale" e' piu' appropriata?
Roberto
(che ha lavorato per piu' di due anni a 800 metri dal deposito di
plutonio di Cadarache, il piu' grande d'Europa... oh!... sono ancora vivo e
vegeto, senza naso a trombetta e la pelle con le squame!)
P.S.:
l'umorismo (involontario, sia chiaro) di voi anti-nuclearisti ignoranti come
una scatola di sassi e' una delle cose migliori che mi capita di leggere su
questa rivista satirica.
Cookie a Peakoil 2010:
Lei potrà anche ritenersi il re dei genii della fisica atomica e subatomica
ma quello che dice e soprattutto come lo dice la svela come il re dei
presuntuosi arruffoni.
Chi ha lavorato per due anni vicino a un deposito di plutonio e si rallegra
per non avere il naso a trombetta dovrebbe chiedersi se può stare così
tranquillo di non avere il naso a trombetta da qui a venti anni...
Le sue argomentazioni sono dello stesso livello scientifico di chi trenta
anni fa ridicolizzava quelli che non si fidavano dell'eternit, magari dicendo a
questi: vivo in una casa col tetto in eternit e bevo acqua dalla cisterna dello
stesso materiale e non ho il naso a trombetta....
Ridicoli voi e la vostra spocchia.
N di zorro a Cookie:
bravo cookie sono d'accordo con te al 100%!
SM a Cookie:
Il paragone non regge assolutamente. Per l'amianto si lavorava in
condizioni di non sicurezza. Per il plutonio direi proprio di no. Inoltre
l'amianto veniva disseminato per le cittadine e sui tetti delle abitazioni,
negli orti etc. Il plutonio direi di no.
Paolo Laires a Sergio Ghirardi:
Sarebbe fin troppo facile risponderle che a Three Miles Island non è
successo niente che abbia in qualche modo coinvolto l'ambiente fuori dalla
centrale incidentata, che a Tchernobyl (uso qui la sua traslitterazione) ci
sono stati 65 morti, quasi tutti impegnati nella prima emergenza e inviati sul
posto con criminale superficialità dalle autorità sovietiche, e nessun morto a
Fukushima. Sarebbe facile ricordare che l'unica tragedia giapponese è quella
del terremoto e dello tsunami: ma probabilmente per lei i 1800 morti per il
crollo di una diga contano poco, non sono utili alla causa, mentre gli zero
morti per il "disastro nucleare" contano moltissimo. Sarebbe anche
facile ricordare (ok, la contabilità delle perdite è sempre un po' macabra) che
tutti i morti in 50 e più anni di nucleare civile sono meno che in tre giorni
sulle strade italiane; o che nel solo 2009 in Italia sono morte 43 persone, e ci sono
stati 575 infortunati, per scoppi e avvelenamenti da gas, mentre in Francia
sono state zero, visto che grazie alla produzione delle centrali nucleari, si
cucina e ci si riscalda principalmente con l'elettricità a buon mercato. Ma
vedo che ancora salta fuori il famigerato "principio di precauzione".
Ancora? eppure è uno strumento obsoleto, roba da ecologisti anni 70... Una
seria e scientifica analisi costi-benefici no, mai? una valutazione non
emozionale ma basata su dati concreti mai, vero? Caro Ghirardi, si ricordi che
se l'Homo erectus, 1 milione di anni fa, avesse conosciuto e applicato il
principio di precauzione come lo propone lei, non avrebbe mai imparato a
utilizzare il fuoco (sa, può bruciare le piante, ci si può scottare, riempe di
fumo le confortevoli caverne...), e lei (e anche io) saremmo ancora su un
albero, a mangiare foglie crude e a difenderci dagli animali carnivori
lanciando sassi.
Sobchak a Paolo Laires:
Oddio, si potrebbe anche rispondere che in seguito
a Chernobyl si sono verificati migliaia di casi di tumore alla tiroide e che
tra l'altro l'incidenza dei casi e' in continuo aumento, siamo ancora lontani
dal picco. Tumore che anche se non e' caratterizzato da un'alta mortalita' non
e' comunque una passeggiata.
Oppure che la zona intorno a Fukushima - per un
area pari ad una provincia media italiana, non proprio un orticello - e' stata
dichiarata inabitabile per molti decenni come minimo, piu' probabilmente per
sempre. Fonte il governo giapponese, non topolino. I 90,000 giapponesi che non
rivedranno piu' casa loro e la loro terra ringraziano.
Commento sintetico sul tema di Sergio Ghirardi:
Intavolare nevrotiche discussioni coi negazionisti non ha alcun interesse.
Invito chi vuole informarsi sulla realtà dei rischi del nucleare a seguire
l'evoluzione di Fukushima tuttora in pericolosa tensione verso una possibile
catastrofe. Mezzo Giappone è ormai un luogo di sopravvivenza psicodrammatica e
se il triangolo della morte francese (così definito dagli autori della catena
umana recentemente dispiegatasi in tutta la Francia contro il nucleare) è per
ora solo virtuale (altrimenti avrei già scelto di godermi altri lidi visto che
rifiuto e disprezzo ogni schiavitù salariata) ha purtroppo alte probabilità di
diventare reale se la Francia non esce alla svelta dal business atomico.
Nemmeno Areva o EDF affermano più la banalità del nucleare sicuro ma ci sono
sempre degli zombi abbastanza nichilisti per fare della loro incoscienza una
macabra gaia pseudoscienza, un'apologia di un progresso cimiteriale. Che i
morti seppelliscano i loro morti: nessun dialogo con i provocatori.
Ultima chicca isterica:
Caro Signore, per tutto l'occidente i negazionisti sono quelli che
affermano l'inesistenza dell'olocausto (shoah, forse ne ha sentito parlare). Se
non vuole discutere con chi la pensa diversamente da Lei, scelga diverse
opportunità editoriali e riservi i suoi insulti ad altre persone.
Magari vada in Giappone a consolare i superstiti. Dello Tsunami, ovviamente
Un saluto Drugo