venerdì 3 maggio 2013

IL PIANETA DELLE SCIMMIE



Les chimpanzés du futur

link al film:


http://vimeo.com/66593144


Vi ho tradotto il resoconto seguente, datato 25 aprile che in Francia è sempre stato un giorno come un altro mentre in Italia lo è diventato di recente con la complicità perversa di destre e sinistre dal genoma ideologico sempre più artificiale e modificato nello stesso senso: al servizio di una produzione planetaria di ricchezza alienata e sempre più in contrasto con il benessere della popolazione del mondo.
Il nuovo governo imposto agli italiani da una politica globalmente impazzita farà passare TAV e altre porcate proprio con i criteri e le strategie che l’articolo seguente denuncia e combatte alla radice.
Ora o mai più: antiproduttivisti di tutti i paesi uniamoci!

Sergio Ghirardi



Gli scimpanzé del futuro allo pseudo FORUM della biologia sintetica

Il giovedì 25 aprile 2013 una quindicina di scimpanzé hanno sabotato il primo incontro dello pseudo Forum della biologia sintetica, nel Centro Nazionale delle Arti e dei Mestieri a Parigi.

Dopo aver mostrato un cartello con scritto: “No alla vita sintetica” e distribuito un dossier al centinaio di spettatori presenti, i quindici oppositori mascherati da scimmie hanno interrotto l’introduzione dello pseudo dibattito e letto la dichiarazione degli Scimpanzé del futuro (qui di seguito, insieme al testo di uno degli scimpanzè).
Gli organizzatori dello pseudo Forum (membri dell’Osservatorio della biologia di sintesi) non hanno mai potuto riprendere in mano il loro falso dibattito. Sono stati dei liceali e i loro professori che hanno preso il microfono per porre delle questioni alle scimmie e agli scienziati.

Lo pseudo Forum era ripreso da quattro telecamere per essere trasmesso in diretta e in differita su Internet. In seguito alla  brutta figura, gli organizzatori hanno intimato ai tecnici di spegnere le telecamere e censurato i commenti in linea via Twitter.
Le scimmie metteranno invece in linea prossimamente il film della serata, delle foto e anche un reportage sonoro.
Dichiarazione degli scimpanzé del futuro

Buongiorno,

Portiamo questa maschera per denunciare la mascherata che si svolge sotto i nostri occhi. La mascherata di questo pseudo dibattito per farci accettare delle decisioni già prese.
Portiamo questa maschera perché siamo gli scimpanzé del futuro. Siamo questi scimpanzé, questi umani che non si fonderanno mai con la macchina. Non trafficheremo il nostro genoma per migliorare le nostre performance. Rifiutiamo la vita sintetica messa a punto nei laboratori.

In questo pseudo Forum della biologia di sintesi potete dire tutto quel che volete. Ciò non ha alcuna importanza, alcuna incidenza. Non cambierà niente allo sviluppo della biologia di sintesi. Le decisioni sono prese, i programmi lanciati. Mentre vi si distrae con questo spettacolo, Total, Sanofi, Monsanto, l’INRA, la CEA, il Génopole fabbricano dei batteri sintetici e dei codici genetici artificiali. S’impadroniscono del vivente e accelerano l’esaurimento del pianeta.

Per i manipolatori d’opinione, bisogna che noi partecipiamo alla mascherata. Come dicono: “fare partecipare vuol dire fare accettare”. Se partecipassimo a questa parodia lasceremmo credere che un dibattito democratico abbia avuto luogo. Aiuteremmo così i comunicatori ad affinare i loro argomenti per soffocare la contestazione… Partecipare è accettare.

Voi, ricercatori, che pretendete di deliberare sulla biologia di sintesi dovete le vostre carriere, i vostri guadagni e la vostra posizione sociale alla ricerca. Voi siete giudici e di parte, siete in un conflitto d’interesse e dovreste essere gli ultimi a esprimersi sul soggetto. La vostra partecipazione a questo dibattito è illegittima. Tanto vale consultare i mercanti d’armi sull’opportunità di dichiarare la guerra. Gli scimpanzé del futuro non difendono nessun vantaggio né privilegio. Noi difendiamo solo la possibilità di scegliere quello che ci succederà.

Il ministro della ricerca Geneviève Fioraso vi ha dato ordine di “disinnescare le paure” dell’opinione pubblica, ma noi non abbiamo paura, noi siamo arrabbiati.

Non abbiamo domande da farvi né incertezze da superare. La nostra posizione è gia stabilita: noi non accettiamo.
·        Noi rifiutiamo la fuga in avanti tecnologica che sfianca gli umani, l’ecosistema e il pianeta.
·        Noi rifiutiamo i vostri batteri artificiali, la vostra biodiversità artificiale, la vostra carne sintetica coltivata in laboratorio.
·        Noi rifiutiamo il saccheggio del vivente.
·        Noi rifiutiamo il vostro mondo-macchina popolato da alieni con il DNA sintetico -batteri, piante, animali e umani geneticamente modificati.
·        Noi rifiutiamo la distruzione del mondo e degli uomini in nome della guerra economica.

Le nostre maschere servono per dire che questo Forum è una mascherata e che ora la mascherata è finita.
Voi che siete in questa sala, rientrate a casa.
Informatevi autonomamente, parlate con i vostri cari, con chi vi è vicino, con gli amici.
Rifiutate la manipolazione dell’opinione e i falsi dibattiti.
Unitevi agli scimpanzé del futuro.

No alla vita sintetica, alla vita artificiale, alla vita morta!

Viva la vera vita, la vita viva, la nostra sola vita!

Gli scimpanzé del futuro, Parigi 25 aprile 2013


Non ho perturbato il « Forum della biologia di sintesi »

Giovedì 25 aprile 2013, nel Centre National des Arts et Métiers (CNAM), a Parigi, una quindicina di scimpanzé hanno perturbato quello che era annunciato come il primo « Forum della biologia di sintesi ». Slogan, manifesti, banderuole e fischi hanno reso impossibile il realizzarsi di quest’operazione di comunicazione. La quale ha lasciato il posto a uno scambio nella sala animata dalla presenza di un gruppo di liceali.
Io sono una delle scimmie. Ho gridato, fischiato, attaccato manifesti e preso a partito scienziati e rappresentanti ministeriali. Eppure non ho perturbato nessun « forum della biologia di sintesi ». Quel che si svolgeva quella sera, infatti, non aveva niente di un Forum - etimologicamente il luogo in cui i cittadini, quali che siano, si riuniscono e dibattono insieme delle questioni che li riguardano direttamente.

* * *
La biologia di sintesi potrebbe, appunto, essere la prossima rivoluzione industriale e sconvolgerebbe le vite di ciascuno di noi in proporzioni ancora difficili da immaginare. In queste condizioni è normale che noi – i cittadini, il popolo, la popolazione – abbiamo il diritto di dire la nostra su questo soggetto.
Ufficialmente dovrebbe essere l’obiettivo di questo Forum, Invece tutto è stato fatto apposta perché non ci fosse pubblico quella sera.
Una comunicazione tardiva e ridotta al minimo, al punto che gli oppositori hanno fatto maggior pubblicità all’avvenimento che il comitato di pilotaggio del Forum. Una riunione riservata in settimana, un giovedì sera alle 18, in una sala di 120 posti in fondo al cortile del CNAM, a sinistra in cima a una scala.
Tutto sembrava previsto perché soltanto un pugno di specialisti potesse assistere al dibattito.
Ne ho avuto la prova uscendo dalla sala, quando ho raccolto in terra la lista ufficiale dei partecipanti alla riunione. Una scoperta che mi premuro di comunicarvi e che è sufficiente per smontare la mascherata democratica messa in scena quella sera. Infatti non era questione del popolo né dei semplici cittadini.
La lista degli iscritti comporta 55 persone per una sala che ne contiene 120. Tra questi si contano: 10 membri del comitato di pilotaggio del Forum nazionale della biologia di sintesi, almeno 14 scienziati specializzati in maggior parte nel traffico del vivente (INRA, Génopole…), 13 alti funzionari o rappresentanti dei seguenti ministeri: Ricerca, Salute, Agricoltura, Sviluppo Sostenibile e naturalmente Difesa Nazionale (tra cui un alto graduato dell’esercito), due impiegati dello CNAM, 3 o 4 giornalisti e, per finire, 4 o 5 rappresentanti di associazioni sovvenzionate dallo Stato (Scienze di cittadinanza, Francia Natura e Ambiente), obbligati ancora una volta - sovvenzione oblige - a costituirsi in garanzia democratica del falso dibattito.
Siamo a 47 individui, ai quali vanno aggiunte due classi di liceali e i loro professori, tutti invitati dagli organizzatori per riempire la sala con altri 53 posti.
Esclusi gli scimpanzé che non erano iscritti sulla lista, i cittadini Alfa e Beta non potevano superare le 10 persone in sala.

Devo essere in malafede visto che ho dimenticato di ricordare che la serata stava per essere ritrasmessa in diretta su Internet. I cittadini avevano dunque la possibilità di partecipare al dibattito attraverso Twitter@forumbiosynth purché le loro riflessioni non superassero i 140 caratteri e che fossero stati avvertiti dell’esistenza del Forum. L’iniziativa ha suscitato la passione cittadina che meritava, visto che la sera del dibattito il conto Twitter ufficiale aveva raccolto la bellezza di 14 « followers »!
Quella sera, dunque il pubblico non c’era. Meno di dieci cittadini Alfa e Beta e un pugno di « followers » su Twitter che per ordine degli organizzatori si sono visti chiudere la trasmissione del dibattito su Internet dopo 19 minuti. Ecco quello che, senza arrossire, gli esperti in accettabilità chiamano « Forum ». Il che permetterà, tra qualche anno, di affermare che lo sviluppo della vita artificiale aveva fatto l’oggetto di una procedura democratica e partecipativa.

* * *
Con gli OGM, gli industriali, gli scienziati e i politici hanno capito una cosa: per far accettare un nuovo disastro tecnologico, bisogna lavorarsi l’opinione pubblica a monte. Anticipare i motivi del rifiuto, analizzarli e decorticarli per meglio addormentare la popolazione. Affinare il vocabolario. Porre i problemi nei termini di costo/vantaggio, evacuando ogni dibattito politico. Conviene soprattutto ricoprire le decisioni già prese con una vernice democratica e partecipativa. Per questo gli esperti in accettabilità raddoppiano d’ingegno per inventare le nuove formule della democrazia tecnocratica: dibattiti pubblici, videoconferenze partecipative, forum ibridi, pannelli di cittadini…
Con le nanotecnologie e il sabotaggio da parte degli oppositori al nanomondo della campagna di propaganda orchestrata nel 2009 dalla Commissione Nazionale del Dibattito Pubblico, gli esperti in manipolazione hanno imparato la cosa seguente: si devono evitare le operazioni troppo vistose per non farsi rubare il palcoscenico dagli oppositori.
Gli esperti in accettabilità comandati dalla Fioraso si sforzano di rispettare una tale doppia ingiunzione a proposito della biologia di sintesi: far credere che i cittadino abbiano potuto dire la loro evitando attentamente che possano prendere la parola. Niente di meglio per questo che l’organizzazione di questi pseudo dibattiti tra gente già d’accordo, gente seria e responsabile che sa di che cosa parla, scienziati rappresentanti dello Stato e delle associazioni di governo, militari e altri esperti. Il “tra di noi” è la migliore garanzia del consenso tecnocratico.
Non è un « forum della biologia di sintesi » quello che abbiamo perturbato questo 25 aprile e nemmeno una riunione pubblica, ma una riunione tra amici. Tra persone della stessa casta, la tecnocasta, frazione della classe dominante all’epoca del capitalismo tecnologico. Quella che incoraggiando lo sviluppo congiunto delle necrotecnologie e della concorrenza economica internazionale distrugge ogni giorno di più le condizioni materiali, sociali e ambientali della nostra sopravvivenza. Quella che infine detiene il potere di trasformare le nostre vite senza che il nostro parere sia mai inteso. E che vorrebbe, per di più, darci lezioni di democrazia.
La democrazia tecnologica non esiste. Democrazia reale, subito! No alla vita artificiale!

Un Orangutan 100% naturale