giovedì 23 agosto 2012

ANCORA FUKUSHIMA: NUCLEARE ZERO MORTI, NON È VERO?


Michel Fernex

Con un po’ di tristezza e molta rabbia vi ho tradotto quest’intervista di Michel Fernex. Che altro aggiungere ?
Sergio Ghirardi


Michel Fernex : « A Fukushima, le lezioni di Chernobil vengono ignorate »
Dichiarazioni raccolte da Élisabeth Schulthess il 24/07/2012. 


Dr Michel Fernex : « Gli studi scientifici in corso mostrano altrettanti danni genetici nei settori contaminati di Fukushima che in quelli di Chernobil » Archivi Thierry Gachon.

Di ritorno da un viaggio di dieci giorni in Giappone, il dott. Michel Fernex denuncia menzogne e silenzi che mettono in pericolo le popolazioni contaminate dalla catastrofe di Fukushima.

Che cosa ritiene dei suoi scambi con alcuni professori della facoltà di medicina di Fukushima ?
Ho potuto incontrare quattro professori di quest’università, in cardiologia, urologia, medicina interna e oftalmologia. Medici che sembrano ignorare tutto delle affezioni legate alla contaminazione. Erano molto sorpresi di veder apparire in soggetti giovani degli infarti del miocardio, del diabete, della malattie della vista. Ho parlato loro dei lavori del professor Bandajevsky, di Gomel, in collaborazione con l’istituto indipendente Belrad, sulle popolazioni colpite da Chernobil. Tali studi hanno evidenziato i legami tra la contaminazione, in particolare del Cesio 137, e queste patologie.
Una direttiva ha invitato l’università di Fukushima a non parlare del nucleare. Solo un giovane professore d’ecologia tenta degli studi sulle conseguenze della catastrofe sui bambini. Subisce minacce. La maggior parte degli universitari sono disciplinati, chiudono gli occhi per salvare la carriera: è un fatto molto grave. Un paese tanto avanzato nella ricerca come il Giappone dovrebbe approfondire gli studi sulle alterazioni genetiche indotte dalla contaminazione e sviluppare degli antimutogeni per ridurre le anomalie genetiche che si trasmetteranno di generazione in generazione.
Appaiono già delle malattie della tiroide, ma i tumori hanno un periodo di latenza che fa sì che si manifesteranno tra quattro anni come i tumori del cervello nei bambini e ancora più tardi negli adulti. Il numero di bebé di poco peso alla nascita è in aumento. Il numero di nascite di bambine diminuisce invece del 5% perché l’embrione femminile è più vulnerabile. L’evoluzione delle malattie dei neonati e del mongolismo è tuttora tenuta segreta.

Come vivono oggi le popolazioni delle regioni contaminate?

Ho incontrato delle donne rifugiate a Kyoto che non sono state informate né dei rischi né delle precauzioni da prendere e che non hanno ricevuto un’alimentazione sicura. Nella città di Fukushima, la gente resta rinchiusa in casa e non coltiva più gli orti. La radioattività è eccessiva anche nei cortili delle scuole decontaminate. Il governo vuole rispedire delle famiglia attualmente al sicuro dalle radiazioni nei loro quartieri d’origine ancora fortemente inquinati.
Nelle campagne, dei piccoli contadini che vivono in autarchia si nutrono di riso contaminato. Un riso che non è più commercializzabile. I contadini sono rovinati. Avrebbero bisogno di pectina per bloccare l’assorbimento dei radionucleidi e accelerarne l’eliminazione.

Della pectina di mele ?

L’esperienza fatta in Bielorussia mostra che delle cure di tre settimane di pectina di mele vitaminizzata permettono di diminuire la carica di Cesio, diminuendo così i danni ai tessuti. Tali cure possono essere rinnovate ogni tre mesi e devono essere accompagnate da misure di precauzione nella scelta e nella preparazione dei cibi per proteggere in particolare i bambini. Le autorità giapponesi non hanno fatto un tale lavoro d’informazione e di prevenzione. Per contro, la traduzione in giapponese della Piccola guida pratica per una radioprotezione efficace, scritta da Vladimir Babenko, dell’Istituto Belrad, è andata a ruba in Giappone.

Come dire che le lezioni di Chernobil non sono state intese dalle autorità ?

No. Dopo la catastrofe non è stato neppure distribuito iodio stabile nei primi tre giorni. Il fatto di non aver preso questa semplice misura di prevenzione per evitare le malattie della tiroide e le sofferenze è una colpa grave. L’evacuazione è stata ritardata, come a Chernobil. Al di là del 30° km, non c’è stata nessuna evacuazione e la gente partita volontariamente non sarà indenizzata. Le regole internazionali di protezione radiologica non sono state rispettate: le dosi ammissibili di radioattività sono state rialzate persino per i bambini nonostante essi siano cento volte più sensibili degli adulti alle radiazioni ionizzanti. Le autorità sovietiche avevano rifiutato di oltrepassare questi limiti di dosaggio. Le autorità giapponesi hanno accettato sotto la pressione della lobby dell’atomo rappresentata dall’AIEA [Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica] corsa a salvare l’industria nucleare anziché le popolazioni, mentre l’OMS non ha dato segni di vita.

Dei dosimetri sono stati, però, distribuiti ai bambini ?

Il dosimetro dà un’idea dell’irradiazione esterna, non della carica di radionucleidi artificiali nell’organismo. Gli irradiamenti interni cronici sono dieci volte più patogeni delle dosi esterne. Bisognerebbe misurare regolarmente questa contaminazione interna e consigliare le famiglie sul modo di vivere, di mangiare, di vestirsi in zona contaminata.. Non lo si fa ed è criminale.

Che cosa l’ha spinta ad andare aFukushima ?

La mia impertinenza. Qualche mese fa, in seguito alla lettura di un pezzo del giornale giapponese Mainichi Daily News, avevo inviato un lungo articolo per rispondere punto dopo punto ad affermazioni che stimavo false. La mia risposta è stata pubblicata per intero e ha fatto buzz in Giappone al punto che dei giapponesi, in particolare le associazioni delle vittime, mi hanno invitato a fare un giro di conferenze.
Ho potuto misurare quanto la lobby nucleare sia attiva nel rilanciare i reattori mentre le vittime sono abbandonate.


DA LEGGERE : Après l’accident atomique, Guide pratique d’une radio-protection efficace, par Vladimir Babenko, Éditions Tatamis. Gli articoli del Dr Fernex et di numerosi altri scienziati sono sul sito internet : http://enfants-tchernobyl-belarus.org