Vi traduco questo ordine del
giorno del movimento per l’obiezione di crescita che sarebbe auspicabile
portare a discussione in consultazioni internazionali che immagino stabilire
dei Cahiers de Jouissances per
affermare chiaramente il superamento dell’arcaica ideologia rivoluzionaria dei famosi Cahiers de Doléances della rivoluzione borghese.
Il nobile obiettivo di un tale forum pragmatico di donne e uomini
liberi dalle coscienze rinnovate è la creazione gaudente, appunto, di una
Comune d’Europa che segnerebbe la definitiva rottura di paradigma con una
democrazia spettacolare serva degli Stati canaglia dei burocrati e dei Mercati
vampiri dei banksters.
Sergio Ghirardi
Basta con i BLABLA, RIVENDICHIAMO !
Forti della nostra esperienza
storica recente, sappiamo che mettersi prima insieme e pretendere di discutere poi
per cambiare il paradigma non serve se non per produrre un catalogo di proposte
eteroclite e costituisce dunque un errore politico.
Per questo l’unità, l’unione
delle lotte e la convergenza delle alternative concrete non potranno farsi che
a partire da proposte contemporaneamente radicali e pragmatiche come le
seguenti:
1. stop sollecito del nucleare civile e militare nel più
breve tempo possibile, tecnicamente parlando.
2. riduzione massiccia del tempo di lavoro con l’aggiunta del
diritto alla scelta del tempo parziale.
3. difesa reale dei servizi
pubblici rilocalizzati in zone territoriali autogestite per la rivoluzione
della gratuità.
4. riforma immediata delle pensioni per una retribuzione dal
montante unico per tutti a partire da 60 anni.
5. uguaglianza effettiva tra donne e uomini.
6. abolizione dei debiti del Sud globale al quale vanno
riconosciuti i rimborsi del debito ecologico e del diritto a un “tunnel di
crescita” verso il buen vivir.
7. garanzia per tutti/e i licenziati/e della continuità di
un reddito attraverso l’istituzione di fondi di riconversione ricavati dalla
socializzazione delle ricchezze.
8. garanzia per i più giovani di una vita decente e autonoma
attraverso un reddito universale da 18 a 25 anni.
9. priorità alla soluzione dei
debiti sociali e di quelli ecologici per far quadrare ogni discussione sul
budget economico.
10. esempio ancora più concreto,
per esempio, sull’automobile : garanzia sui pezzi di ricambio e la mano
d’opera per 10/15 anni, limitazione di tutti i motori a 90 km orari e riduzione delle
autostrade inutili.
11. democrazia adesso :
proporzionale, pluralismo dei metodi di designazione (tiraggio a sorte, delega,
mandato imperativo) e di decisione, mandati corti, non cumulabili, revocabili…
12. creazione di un fondo per la
riconversione economica e la transizione ecologica, dirigendo verso il locale
la produzione di beni socialmente utili ed ecologicamente sostenibili.
13. la messa in atto di un sistema
di distribuzione dei redditi implica la determinazione di un tetto per un
reddito massimo accettabile (RMA) il cui scarto tra il minimo e il massimo resti
tra 1 e 6.
14. se necessario, audace assunzione
di decisioni politiche unilaterali sull’Europa, le monete, il nucleare civile e
militare, la fiscalità…