mercoledì 20 marzo 2013

L’istituto MOMENTUM sull’antropocene e i suoi sbocchi: CAMBIAMENTO D’EPOCA




L’istituto Momentum è nato in Francia il giorno precedente la tragica catastrofe di Fukushima. Sarà un caso? Eccovi la traduzione dal francese di un testo fondatore di questo gruppo di ricerca firmato da Agnès Sinai.*
* avvertimento del traduttore: l’amalgama del debito finanziario con gli altri debiti meriterebbe un distinguo chiarificatore senza il quale si rischia di consegnarsi alla logica interna del capitalismo, responsabile non unico ma senza dubbio principale della logica consumistica che distrugge la biosfera sul pianeta. In un tale amalgama si nasconde infatti il rischio di una deriva ideologica del tema - centrale per la coscienza contemporanea – della decrescita verso un’opzione tristemente moralizzatrice del sistema dominante, anziché abbandonarlo al suo destino di vampiro senza scrupoli. Solo impedendogli con le buone o con le cattive di continuare a morderci sul collo si potrà passare piacevolmente all’applicazione di una decrescita economica effettivamente necessaria a donne e uomini liberi proprio perché capaci di giocare gioiosamente con il dosaggio poetico tra la sobrietà necessaria e l’eccesso desiderabile.
Sergio Ghirardi
Il nostro punto di partenza si fonda su una presa di coscienza: noi viviamo oggi la fine del periodo della più grande abbondanza materiale mai conosciuta nel corso della storia umana. Un’abbondanza fondata su fonti temporanee di energia concentrata e a buon mercato che ha reso possibile tutto il resto.
Oggi i debiti accumulati: debito finanziario, debito energetico, debito ecologico ci ritornano come bombe a ritardamento che cominciano a esplodere. Le generazioni di questo secolo devono prepararsi a questo contraccolpo rendendosi meno dipendenti dalle risorse non rinnovabili e consolidando le loro reti di solidarietà in seno a comunità umane rinforzate
Il vento del cambiamento è là. Il consumismo conosce i suoi ultimi bagliori. Il momento storico che noi viviamo chiede un modo di pensare diverso.
Senza fare rumore, un movimento informale composto da cittadini impegnati, di comunità, d’imprese e di rappresentanti eletti ha iniziato la transizione verso il mopndo postcarbone. Questi attori precoci operano per ridurre il loro consumo, per produrre localmente cibo ed energia, per investire nell’economia locale, per riabilitare dei saperi, per preservare gli ecosistemi locali. Le loro motivazioni sono varie: frenare il mutamento climatico, preservare l’ambiente, la sicurezza alimentare, lo sviluppo economico locale. L’essenza di questi sforzi è tuttavia la stessa: tutti riconoscono che il mondo cambia, che il modo abituale di agire, fondato sull’idea che la crescita della produzione e del consumo possano continuare indefinitamente non funziona più.
La crisi globale dei sistemi naturali, energetici ed economici forma il tessuto della nostra epoca singolare.
Per regirvi, siamo convinti della necessità di contribuire all’elaborazione di transizioni verso le società del dopo petrolio, le società di sobrietà.
Presi isolatamente tutti questi sforzi sono lontani dal bastare, ma una volta riuniti possono orientare la nuova società.
L’Istituto Momentum vuole essere un laboratorio d’idee sugli sbocchi della società iperindustriale e sulle transizioni necessarie per ammortizzare lo choc sociale della fine del petrolio.
Agnès Sinai, 11 marzo 2011