martedì 10 aprile 2012

NIENTE È SACRO; TUTTO SI PUÓ DIRE



 
Un certo Leonardo Martinelli recidivo nel produrre confusionismo banalizzante sulla Francia, ha intitolato un articolo del Fatto (10-4) sul presunto amore diffuso tra i giovani francesi per la fascista Marine Le Pen.
Questo disinformatore disinformato ripete come uno spauracchio affascinante (vedere per credere sul sito del Fatto) le solite giaculatorie elettoralistiche a base di sondaggi, neutri come una pallottola sparata a bruciapelo, che confortano ovunque lo spettacolo dominante.
Un tale obbrobrio mi aveva spinto a una puntualizzazione della situazione francese e a qualche distinguo sullo spirito dei giovani di questo paese abituato nei secoli a non privarsi di rivoluzioni necessarie.
Il mio commento, pacato come sempre, pur se altrettanto scevro di concessioni alla disinformazione embedded, è stato censurato dall’odioso pseudomoderatore e vero sacerdote del conformismo e dell’ipocrisia.
Penso che oltre a esprimere tutto il mio disprezzo, sia anche giusto denunciare questi doganieri dello spirito critico come odiosi preti/burocrati dell’esportazione dell’oclocrazia.
Evidentemente non ho più avuto voglia di riprendere tutto quel che avevo cercato di dire (altri lo faranno magari anche meglio di me), ma ho sparato due microcommenti spontanei altrettanto pacati e distanti di quello censurato, per avvertire la popolazione delle falsificazioni, della censura e dell’immensa voglia di altro che sta per far tremare il vecchio mondo.
Ve ne metto al corrente come mio solito, senza riprodurre l’articolo del giornalastro (che potete però consultare, ovviamente) non per onanistica vendetta contro censoria ma per evitare inutili (ai miei occhi) perdite di tempo.

Sergio Ghirardi


Microcommenti:
1)
Questo articolo è un'intossicazione come ho cercato di spiegare pacatamente in un commento disintossicante che guarda caso nell'oclocrazia dominante è stato fermato alla dogana delle idee dalla censura pseudomoderatoria.
Io non insulto mai nessuno né uso parole del gatto se non per descrivere la realtà felina.
In sintesi e se stavolta passa la dogana: le statistiche dei sondaggisti sono bidonate e bidonanti perché la fascia giovanile è la meno iscritta alle elezioni (così funziona in Francia, bisogna iscriversi per poter votare e chi ha idee politiche ben sviluppate non sempre trova il tempo di fare stupide code) e non viene presa in conto, così come non viene contata la fascia dei non votanti volontari che si aggira sul 30%  e che è oggi “temuta” in forte aumento. Tra i votanti il fascismo non ha età come le frustrazioni e l'ignoranza.
Ora vediamo se il moderatore ferma anche questo commento altrettanto pacato del primo. Pazienza per il resto che avevo raccontato sulla realtà francese troppo spesso favolizzata dai giornalai, ma il destino della censura è di sparire per sempre insieme al dispotismo.
Consiglio a tutti gli emancipandi la lettura di R. Vaneigem, Niente è sacro tutto si può dire.

2)
Ho fatto un sogno. Il mondo usciva dall'ipnosi che cerca di catalogare burocraticamente la realtà a destra o a sinistra, mentre dai due lati il mondo crolla spinto all’unisono da entrambe le mani del capitalismo.
Come un mar rosso che si apre naturalmente di fronte agli umani senza distinzione di razze che non esistono, è allora apparsa la vera differenza radicale tra gli umani e i disumani: quelli che vogliono continuare a perdere la vita a guadagnarsela con salari di fame sempre più aleatori e gli autocostruttori di un nuovo modo di funzionare che agisce nel locale e pensa al planetario.
La vita contro la morte. Un salario universale in attesa di meglio. Il dono anziché la predazione. Il piacere condiviso anziché la ricchezza misurata sulla privazione altrui. Da un lato gli umani che gestiscono insieme le loro vite e dall'altra i parassiti del vivente che accumulano ricchezze senza valore d'uso per morirne di noia, di fame, di inquinamento, di radiazioni e grottescamente di sete a due passi dalla fontana cui il profitto ha messo il lucchetto.
Da un lato tutti quelli troppo occupati a vivere e a organizzare la vita comune per avere il tempo di lavorare e dall'altra gli schiavi che difendono la schiavitù come la loro sola idea di libertà. Vecchio sogno ma nuovi sognanti che sfuggono ai sondaggisti di ogni parrocchia.