Un certo Leonardo Martinelli recidivo nel produrre
confusionismo banalizzante sulla Francia, ha intitolato un articolo del Fatto (10-4)
sul presunto amore diffuso tra i giovani francesi per la fascista Marine Le
Pen.
Questo disinformatore disinformato ripete come uno
spauracchio affascinante (vedere per credere sul sito del Fatto) le solite
giaculatorie elettoralistiche a base di sondaggi, neutri come una pallottola
sparata a bruciapelo, che confortano ovunque lo spettacolo dominante.
Un tale obbrobrio mi aveva spinto a una puntualizzazione
della situazione francese e a qualche distinguo sullo spirito dei giovani di
questo paese abituato nei secoli a non privarsi di rivoluzioni necessarie.
Il mio commento, pacato come sempre, pur se altrettanto
scevro di concessioni alla disinformazione embedded, è stato censurato
dall’odioso pseudomoderatore e vero sacerdote del conformismo e dell’ipocrisia.
Penso che oltre a esprimere tutto il mio disprezzo, sia
anche giusto denunciare questi doganieri dello spirito critico come odiosi preti/burocrati
dell’esportazione dell’oclocrazia.
Evidentemente non ho più avuto voglia di riprendere tutto
quel che avevo cercato di dire (altri lo faranno magari anche meglio di me), ma
ho sparato due microcommenti spontanei altrettanto pacati e distanti di quello
censurato, per avvertire la popolazione delle falsificazioni, della censura e
dell’immensa voglia di altro che sta per far tremare il vecchio mondo.
Ve ne metto al corrente come mio solito, senza riprodurre
l’articolo del giornalastro (che potete però consultare, ovviamente) non per
onanistica vendetta contro censoria ma per evitare inutili (ai miei occhi)
perdite di tempo.
Sergio Ghirardi
Microcommenti:
1)
Questo articolo è un'intossicazione come ho cercato di
spiegare pacatamente in un commento disintossicante che guarda caso
nell'oclocrazia dominante è stato fermato alla dogana delle idee dalla censura
pseudomoderatoria.
Io non insulto mai nessuno né uso parole del gatto se non
per descrivere la realtà felina.
In sintesi e se stavolta passa la dogana: le statistiche
dei sondaggisti sono bidonate e bidonanti perché la fascia giovanile è la meno
iscritta alle elezioni (così funziona in Francia, bisogna iscriversi per poter
votare e chi ha idee politiche ben sviluppate non sempre trova il tempo di fare
stupide code) e non viene presa in conto, così come non viene contata la fascia
dei non votanti volontari che si aggira sul 30% e che è oggi “temuta” in forte aumento. Tra i
votanti il fascismo non ha età come le frustrazioni e l'ignoranza.
Ora vediamo se il moderatore ferma anche questo commento
altrettanto pacato del primo. Pazienza per il resto che avevo raccontato sulla
realtà francese troppo spesso favolizzata dai giornalai, ma il destino della
censura è di sparire per sempre insieme al dispotismo.
Consiglio a tutti gli emancipandi la lettura di R.
Vaneigem, Niente è sacro tutto si può dire.
2)
Ho fatto un sogno. Il mondo usciva dall'ipnosi che cerca
di catalogare burocraticamente la realtà a destra o a sinistra, mentre dai due
lati il mondo crolla spinto all’unisono da entrambe le mani del capitalismo.
Come un mar rosso che si apre naturalmente di fronte agli
umani senza distinzione di razze che non esistono, è allora apparsa la vera
differenza radicale tra gli umani e i disumani: quelli che vogliono continuare
a perdere la vita a guadagnarsela con salari di fame sempre più aleatori e gli
autocostruttori di un nuovo modo di funzionare che agisce nel locale e pensa al
planetario.
La vita contro la morte. Un salario universale in attesa
di meglio. Il dono anziché la predazione. Il piacere condiviso anziché la
ricchezza misurata sulla privazione altrui. Da un lato gli umani che gestiscono
insieme le loro vite e dall'altra i parassiti del vivente che accumulano
ricchezze senza valore d'uso per morirne di noia, di fame, di inquinamento, di
radiazioni e grottescamente di sete a due passi dalla fontana cui il profitto
ha messo il lucchetto.
Da un lato tutti quelli troppo occupati a vivere e a
organizzare la vita comune per avere il tempo di lavorare e dall'altra gli
schiavi che difendono la schiavitù come la loro sola idea di libertà. Vecchio
sogno ma nuovi sognanti che sfuggono ai sondaggisti di ogni parrocchia.