sabato 24 marzo 2012

Canto dei malfattori






Celeberrima canzone del 1892. Si tratta di uno dei canti anarchici più conosciuti ed eseguiti, vero e proprio "manifesto" dell'anarchismo. Conosciuto anche come "Inno di Panizza" (da Attilio Panizza, autore del testo) o "Inno dei malfattori", è senz'altro uno dei più conosciuti canti anarchici in lingua italiana. Di seguito il testo e gli accordi:

La
Ai gridi ed ai lamenti Mi7
di noi plebe tradita,

la lega dei potenti La
si scosse impaurita;

e prenci e magistrati
La7 Re
gridaron coi signori Mi7
che siam degli arrabbiati, La
dei rudi malfattori!


Folli non siam né tristi
né bruti né birbanti,
ma siam degli anarchisti
pel bene militanti;
al giusto, al ver mirando
strugger cerchiam gli errori,
perciò ci han messo la bando
col dirci malfattori!

La
Deh t'affretta a sorgere Re
o sol dell'avvenir: La
vivere vogliam liberi,
Mi7 La
non vogliam più servir.

Noi del lavor siam figli
e col lavor concordi,
sfuggir vogliam gli artigli
dei vil padroni ingordi,
che il pane han trafugato
a noi lavoratori,
e poscia han proclamato
che siam dei malfattori!

Natura, comun madre,
a niun nega i suoi frutti,
e caste ingorde e ladre
ruban quel ch'è di tutti.
Che in comun si viva,
si goda e si lavori!
tal è l'aspettativa
ch'abbiam noi malfattori!

Deh t'affretta a sorgere
o sol dell'avvenir:
vivere vogliam liberi,
non vogliam più servir.


Chi sparge l'impostura
avvolto in nera veste,
chi nega la natura
sfuggiam come la peste;
sprezziam gli dei del cielo
e i falsi lor cultori,
del ver squarciamo il velo,
perciò siam malfattori!

Amor ritiene uniti
gli affetti naturali,
e non domanda riti
né lacci coniugali;
noi dai profan mercati
distor vogliam gli amori,
e sindaci e curati
ci chiaman malfattori!

Deh t'affretta a sorgere
o sol dell'avvenir:
vivere vogliam liberi,
non vogliam più servir.

[Divise hanno con frodi
città, popoli e terre,
da ciò gli ingiusti odi
che generan le guerre;
noi, che seguendo il vero,
gridiamo a tutti i cori
che patria è il mondo intero,
ci chiaman malfattori!]

Leggi dannose e grame
di frodi alti strumenti
secondan sol le brame
dei ricchi prepotenti;
dàn pane a chi lavora,
onor a sfruttatori,
conferman poscia ancora
che siam dei malfattori!

La chiesa e lo stato,
l'ingorda borghesia
contendono al creato
di libertà la via;
ma presto i dì verranno
che papa, re e signori
coi birri lor cadranno
per man dei malfattori!

Deh t'affretta a sorgere
o sol dell'avvenir:
vivere vogliam liberi,
non vogliam più servir.

Allor vedremo sorgere
il sol dell'avvenir,
in pace potrem vivere
e in libertà gioir!