Joan Miro Ubu Re |
Joan Miro Ubu Re |
ho tradotto dal
francese questo riassunto fiorito dell’imbecillità al potere. L’Italia si è
estirpata dal cancro nucleare, ma la stessa idiozia redditizia e mortifera la
si ritrova per esempio nei commenti sulla Val di Susa.
Il ventesimo secolo è stato quello della follia al potere
basato sul sadomasochismo delle masse.
Il ventunesimo sembra quello dell’imbecillità al potere
basato sul rincoglionimento delle masse.
Da Hitler, Stalin, Franco e compagnia brutta a Sarkozy,
Berlusconi, Bossi, Scilipoti, Renzi, Fornero, Cota e compagnia scema.
I registi da film panettone degli anni di merda
vorrebbero ora coprirne l’odore risuscitando quegli anni di piombo che fingono
di temere mentre fanno di tutto per farli tornare. Tuttavia oltre la miseria
dello spettacolo e dei suoi remake, forte è il rischio che possa uccidere anche
meglio la stupidità della cattiveria.
Sergio Ghirardi
FLORILEGIO DI CITAZIONI
SUL NUCLEARE IN FRANCIA
«Dal punto di vista
della salute mentale, la soluzione più soddisfacente per l’avvenire delle
utilizzazioni pacifiche dell’energia atomica sarebbe di veder crescere una
nuova generazione che avesse imparato ad adattarsi all’ignoranza e
all’incertezza.»
1958. Rapporto per l’OMS del “Gruppo di studio
delle questioni della salute mentale poste dall’utilizzazione dell’energia
atomica” il cui coautore francese è Maurice Tubiana.
«Ho sempre fatto
attenzione che il nucleare civile e quello militare vadano di pari passo. Se il
primo sparisse sarebbe la morte del secondo.»
1968. Generale Charles Ailleret citato da Marc
Atteia in “Le technoscientisme: le totalitarisme contemporain”, Yves Michel,
2009.
«In quale logica siamo
oggi? Come si sa, la Germania ha deciso l’arresto del suo apparato nucleare. Ma
qual è la logica di questa decisione, rispettabile, se si considera il pericolo
delle centrali? Se le centrali sono pericolose perché fermarle soltanto tra 20
anni? Bisogna allora fermarle subito. Se non sono pericolose, invece, perché
fermarle?»
2000. Anne Lauvergeon, LETTERA DELLA DIREZIONE
GENERALE DELL’ENERGIA E DELLE MATERIE PRIME, n° 14, pag.23.
«In fondo, se si
considera che l’energia nucleare non è sicura, allora raccomando a quelli che
lo pensano di trarne le conseguenze e di fermare la totalità dei reattori.
Perché 24 e non 58 ? Se il nucleare è pericoloso, bisogna fermare tutto il
nucleare, ma fermarne 24 e lasciare in funzione le altre credo non abbia
senso.»
25 novembre 2011 a Tricastin, Nicolas Sarkozy,
Presidente della Repubblica Francese.
«Chernobyl non ha
causato più morti che la finale di Coppa Campioni all’Heysel»
1986. Hans Blix, direttore generale dell’AIEA,
a Ginevra.
«Se anche avvenisse un
incidente di questo tipo ogni anno, considererei il nucleare un’energia
interessante.»
Agosto 1986, Conferenza di Vienna, Morris
Rosen, direttore della sicurezza nucleare dell’AIEA.
«Nessuno è mai morto di
cancro della tiroide.»
Professor Maurice Tubiana, alla Sorbona dopo la
catastrofe di Chernobyl.
«I pericoli intrinsechi
del plutonio e dello stronzio erano noti ben prima del 1970 e non sono aumentati
[…] non è del resto un’evidente e pericolosa illusione voler estirpare dalla
nostra eredità ogni difficoltà, ogni responsabilità, voler trasmettere ai
nostri discendenti un mondo senza problemi?»
Marcel Boiteux, direttore generale di EDF, in
Science et vie n° 685, ottobre 1974.
«Con ITER la Francia
sarà l’Arabia Saudita della seconda metà del ventunesimo secolo.»
Maggio 2005, Pierre Lellouche, emissario del
governo in rapporto al progetto ITER.
«Finché questo muro di
cemento tiene siamo in un incidente nucleare grave perché ci sono state delle
fughe radioattive, ma non siamo in una catastrofe.»
15 marzo 2011 a proposito di Fukushima, Eric
Besson, Ministro francese dell’Industria.
«Il rischio di
un’immensa catastrofe non può essere escluso.»
15 marzo 2011, a Bruxelles, a proposito di
Fukushima, Nathalie Kosciuko-Morizet, Ministro francese dello Sviluppo Sostenibile.
«Il nucleare è
un’economia senza produzione di CO2. È un’energia che non ha ucciso nessuno.»
27 febbraio 2012, Gerard Longuet, Ministro
francese della Difesa.
«Sono totalmente per il
nucleare. È un’energia che non ha ucciso nessuno da quando esiste come energia
pacifica.»
27 febbraio 2012, Gerard Longuet, Ministro
francese della Difesa.
«In Francia, Fukushima
sarebbe stato soprattutto un problema mediatico maggiore prima di essere un
disastro sanitario.»
20 febbraio 2012, Jean-Marc Jancovici,
intervista pubblicata su “La tribune”.
«La vita selvaggia non è
mai stata così bene nei dintorni di Chernobyl come da quando gli uomini sono
stati evacuati.»
20 febbraio 2012, Jean-Marc Jancovici,
intervista pubblicata su “La tribune”.
«Se la gente non
sapesse, gli organismi s’adatterebbero.»
18 aprile 1989. Radioattività ambiente da 0,3 a 0,7 mRem/h.
Dimitri Konstantinovitch Popov, viceconsulente
del settore nucleare sovietico di Novozhybkov.
«Prendere la macchina la
domenica è un rischio molto, molto più alto del nucleare.»
2011, Claude Allègre, in “Faut-il avoir peur du nucléaire?”
«Dunque, il pericolo di
essere uccisi in automobile, immediato e tangibile, e il rischio meno imminente
legato all’uso del tabacco, sono due minacce molto poù concrete e sensibili dei
pericoli legati alle radiazioni, eppure la maggior parte della gente continua a
condurre l’automobile e a fumare senza apprensione.»
1958. Rapporto per l’OMS del “Gruppo di studio
delle questioni della salute mentale poste dall’utilizzazione dell’energia
atomica” il cui coautore francese è Maurice Tubiana.